Interrogato, a poche ore dall'accettazione dell'assessorato al Bilancio del Comune di Roma, su come ha trovato il Campidoglio, dopo otto anni di assenza, Causi ha risposto che l'aveva trovato cambiato in peggio, relativamente alla sala consigliare, il cui arredamento - aggiungiamo noi - è stato rifatto da quegl'incolti e cafoni dell'amministrazione Alemanno. Ed ha ragione, ce ne rendiamo conto e ci arrabbiamo per lo sfregio, ogni volta che la tv mostra qualche ignobile spettacolo della sala consigliare e di tutti i suoi abitanti scalmanati.
Da tempo pensavamo di scriverlo, avendo visitato quella sala una sola volta, prendendo posto negli scranni dei consiglieri, quando fu presentato il CD del Pontefice, il primo nella storia in cui il papa cantava. Chi fosse non lo ricordiamo. Allora quella sala aveva gli scranni, per i consiglieri e della giunta, di una volta; poi nell'era Alemanno tutto è stato cambiato , mettendoci al loro posto dei bruttissimi scranni levigati, contro i quali - chissà perchè - non ci è sembrato mai che Sgarbi si sia scagliato. Chissà quale clan avrà foraggiato per tanto orrendo arredamento.
Ci ha fatto la stessa impressione di incultura, inciviltà e cattivo gusto che ci fece qualche anno fa un giro nella Toscana senese, visitando alcune case dei contadini. I quali avevano venduto il loro mobilio antico in cambio di credenze, tavoli e sedie di formica. Una cosa orrenda, la stessa fatta dall' amministrazione Alemanno.
Ma Causi donde deriva tanta sensibilità artistica? Dalla sua dolce metà, Monique Veaute, stabilitasi nella Capitale ormai quasi da una quarantina d'anni, salvo brevi intervalli per trasferte lavorative a Parigi e Venezia, ma con un piede sempre a Roma. Veaute, da altrettanti anni è al vertice della Fondazione Romaeuropa e relativo omonimo festival romano - che ora avrà dall'assessore al bilancio del Comune di Roma, suo marito, una maggiore attenzione (finanziaria!) - e da poco anche nella triade che regge il MAXXI ( che proprio ieri era chiuso alle visite, piazzale compreso!!!).
Da tutte le accuse che Causi si è sentito muovere in questi giorni lui s'è difeso dicendo che se il Comune aveva chiuso i due precedenti bilanci in pareggio lo si deve alla gestione commissariale richiesta da Alemanno, dopo l' uscita dalla giunta Veltroni, dalla finanza allegra - questo hanno ancora scritto i giornali- che lui ha gestito negli anni di Veltroni.
A proposito di Veltroni, c'è venuta in mente qualche battuta di Renzi che ha dato la sua benedizione all'arrivo di Causi in Campidoglio. Intervistato da PIF, sul tema PD, sottolineava la necessità di cambiare, 'rottamare' il termine più recente da lui usato. Perchè da quando lui era alla prima esperienza di votante, nel PD, fino ad oggi, nulla è cambiato: c'è sempre il clan D'Alema con il suo capoclan, Massimo, in perpetua lotta contro il clan Veltroni ed il suo capoclan, Uolter, l'americano.
Ed ancora oggi, dopo l'ascesa al potere di Renzi, D'Alema e Veltroni - nel caso di Causi - comandano ancora. Segno evidente che nulla è cambiato, salvo l'arredo orrendo e cafone della sala consigliare del Campidoglio.
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