Cosa chiede in cambio per il suo milione di Euro all'anno- finchè dura - donato al Teatro dell'Opera? Nulla - risponde Fuortes, imbarazzato, al giornalista ficcanaso. E' entrato nel CdI, l'ex CdA, ed ora il 19 luglio regala anche un concerto a Caracalla, per presentare - ma non solo per quello - la sua fidanzata, cantante, di origini italiane. La farà sfilare accanto a Carreras e ad altri big - in queste circostanze quando c'è il jet set internazionale con la grana, spunta sempre il flauto magico di Griminelli, che poi va in letargo - in una serata benefica a favore dell'Unicef.
E così il ricco salvatore dell' Opera si rivela anche filantropo dal cuore d'oro. Suonerà un'orchestra raccogliticcia agli ordini di un direttore raccolto, perchè l'Orchestra del teatro è impegnata ( ma se il 19 c'è quel concerto, l'orchestra del teatro dove altro è impegnata? ma forse è un segno dei primi attriti fra il magnate malese e il teatro che finge di non voler scendere a compromessi ma gradisce i suoi soldi!) e il ricco malese farà ufficialmente il suo ingresso nell'alta società danarosa romana. Perchè, sovrintendente, questa manna dal cielo piovuta sul suo teatro?
Perchè l'Opera è ormai fuori dal guado, ha respiro e fama internazionali e la sua programmazione non conosce confini. Ma che dice,sovrintendente? Il ricco malese - lo ha dichiarato - ama l'opera ed evidentemente anche la città di Roma, che nel mondo è certamente più conosciuta di Milano, altrimenti sarebbe andato alla Scala, dal 'pirania' (detto affettuosamente, per quella sua qualità continuamente sbandierata di attrarre finanziatori e sponsor, e di trovar soldi!) Pereira, che lo avrebbe atteso come un boccone prelibato. Non è stata perciò l'Opera di Roma, bensì 'l'opera e Roma' ad aver spinto il ricco malese a gettare quella benedetta montagna di Euro sul Teatro dell'Opera della Capitale.
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