martedì 2 dicembre 2014

Imparare dai tedeschi. Basta con le critiche. Ad esempio dall'Accademia tedesca a Roma - Villa Massimo

Assieme all'Accademia francese di Villa Medici che,  con l' ambasciata,  si dà tanto da fare per la cultura in Italia, l'Accademia tedesca di Villa Massimo, magnificamente ed esemplarmente diretta da Joachim Bluher, è certamente quella più attiva e con maggiore sostanza. Ospita regolarmente un gruppo di borsisti nelle varie discipline,  offrendo loro un 'rifugio' bello e sicuro, una vera oasi nel centro più bello di Roma, nella quale vivere e lavorare, e nello steso tempo dà modo con regolarità ad ognuno di loro di  farsi ascoltare o di mostrarsi, riunendoli poi tutti insieme, a fine corso, per una manifestazione clou e riassuntiva.
 L'Italia, non solo Roma, deve  riconoscenza all'Accademia tedesca di Villa Massimo, la quale anche in occasione del terremoto aquilano s'è mossa finanziando un progetto di salotto urbano ligneo - MOBILE - da offrire agli studenti della città martoriata e distrutta. Ne parlammo in lungo e largo anche sul bimestrale del Conservatorio aquilano, Music@. Ma si sa come vanno le cose in Italia dove non impariamo mai da chi è più bravo di noi. Quel salotto crediamo sia ancora in qualche magazzino perché la solerte amministrazione comunale aquilana non ha reperito un sito dove costruirlo.
Tutto era offerto gratuitamente, ma forse era proprio questo che potrebbe aver insospettito l'amministrazione aquilana che sa bene che quando IN ITALIA si offre qualcosa gratuitamente c'è sotto puzza di ricatto o imbroglio. L'Accademia tedesca di Villa Massimo sta ancora una volta a dimostrare che  fuori dai nostri amati confini, per una causa giusta, ci si può impegnare concretamente senza chiedere nulla in cambio. Ma noi non impareremo mai; troppo stupidamente orgogliosi e troppo  occupati a coltivare i nostri orticelli, dove il verde del prato copre spesso terreni inquinati.
 Questa sera, per restare in tema di comportamenti esemplari da imitare, l'Accademia tedesca di Villa Massimo  offre un concerto superlativo, a Roma, invitando il celebre 'Ensemble Modern' di Francoforte, nella Sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica.
In programma musiche di Bach, Mozart (ambedue rivedute, ritrascritte e ristrumentate da Salvatore Sciarrino, un maestro nell'arte di scomporre e ricomporre brani celebri del grande repertorio di ogni tempo), dello steso Sciarrino (molto amato ed eseguito anche in Germania; di lui si ascolterà 'Introduzione all'oscuro'), e poi  di Robert Hp Platz, Hanna Eimermacher, Vito Zuraj.
 L'Accademia tedesca di Villa Massimo, come si vede, fa molto per i suoi musicisti, siano essi compositori o interpreti. Per questo concerto, l'Accademia tedesca di Villa Massimo si avvale della collaborazione della Ernst Siemens Musikstiftung, una fondazione che assegna ogni anno un prestigioso premio a protagonisti dell'arte mondiale.
 Il concerto di questa sera è stato organizzato alla perfezione,  notizia è stata inviata con l'anticipo necessario per ottenere risposta all'invito ecc... ecc... esattamente come non avviene mai in Italia anche per manifestazioni di prestigio.
 Non crocifiggiamoci da soli, suvvia. Anche noi, quando si tratta di appuntamenti internazionali di un certo rilievo, mandiamo a rappresentarci  esponenti di assoluto prestigio, dalla Marisa Laurito a Renzo Arbore e la sua orchestra. E l'elenco potrebbe continuare con altri ambasciatori della cultura italiana,  conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo.
 Viva l'Italia!

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