martedì 23 dicembre 2014

A proposito del saluto di Napolitano al CSM. 'Sì, però...' e simili altre circostanze. Il 'Sistema Veltroni'

I magistrati facciano indagini e siano meno protagonisti. Più ricerca della verità e meno interviste. Questo in sostanza una delle cose dette da Napolitano nel suo messaggio di fine anno al CSM, che è anche il suo messaggio di addio, visto che, a gennaio, ha deciso, come è ormai noto, di lasciare il Quirinale. Ma ha anche detto tante altre cose, di cui sappiamo meno.
 Oggi i giornali tornano a parlarne ma usando la solita tecnica. Sì, però... avrebbe dovuto difendere i magistrati dagli attacchi ingiustificati; avrebbe dovuto anche dire con fermezza che in Italia di marcio c'è la corruzione e non la magistratura.
 Sì,però...  è il cosiddetto ' Sistema Veltroni'. Il quale ogni volta che parlava, prevenendo le possibili obiezioni, dopo aver  fatto una affermazione, ne faceva anche una opposta e contraria, facendola precedere dal suo indimenticabile 'ma anche', che di fatto annullava la precedente. Naturalmente non era il caso di Napolitano .
 Perchè, invece, non si può dire una cosa ed anche l'altra, senza che la prima escluda la seconda?
 Il sistema di far pesare diversamente due affermazioni  fatte nel corso del medesimo discorso e magari anche di identico peso, al punto che l'una cosa escluda l'altra, ci fa venire in mente un discorso tante volte ascoltato,  specie quando si tira in ballo la cultura. Se si parla di teatri, di musica, di libri ecc... c'è sempre qualche ... che se ne esce così: 'sì però vengono prima gli ospedali, le strade, le scuole'. Come dargli torto?
In occasione poco diversa, il famosissimo ministro Tremonti, pronunciò la celebre frase: 'con la cultura non si mangia' prendendo una solenne cantonata, perchè da ministro dell'Economia avrebbe dovuto sapere che se in Italia si togliesse - per semplice nostra incuria, come tentiamo di fare ad ogni costo, e cecità di chi ci governa - il 'sistema cultura', chissà quanti punti del PIL  perderemmo, essendo tale settore fra i più produttivi di  PIL per il nostro paese. Aggiungiamo a Tremonti, Brunetta', altro campione in Economia, il quale disse che avrebbe voluto chiudere  i teatri e mandare tutti a lavorare - come fa lui ogni giorno entrando ed uscendo con fatica dalle auto blu superaccessoriate - tanto quelli erano soldi sprecati. Poi, causa casetta  di vacanze a Ravello, ottiene dai suoi amici di partito, la presidenza della Fondazione Ravello, A quel punto la cultura ravellianna ( con due elle, per evitare che qualcuno bestemmi Ravel) acquista valore; e lui si fa dare dall'amico Caldoro qualche milione di Euro; proprio il professore in economia, ad un passo dal Nobel più d'una volta.
 Ci viene in mente ascoltando o leggendo simili panzane, un colloquio che ricordiamo parola per parola, con l'avv. Nino Carloni, il padre della musci in Abruzzo. Ci disse quelal vota: " quando coinciai subito dopo la guera, nell'Italia biosognava ricostruire e costruire tutto, comprese le strade e gli ospedali e le scuole. Ed io costruivo e ricostruivo la musica. Che in molti casi è servita alla ricostruzione italiana esattamente come sono servite strade ospedali scuole. Bandando  all'una com alle altre CONTEMPORANEAMENTE.

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