Sabato,cioè domani, c'è la 'Notte dei Musei'. Musei siti archeologici monumenti aperti per la gioia dei turisti stranieri e degli italiani che, una tantum, dedicano tempo alla scoperta di bellezze del proprio paese verso le quali si dimostrano forse distratti nel resto dell'anno. Bene, anzi benissimo. Senonchè succede che il Colosseo, il nostro massimo monumento, sarà aperto a metà. Vi potranno entrare solo 3000 visitatori, in sei turni da 500 ognuno, ogni mezzora. Perché questa restrizione nella 'Notte dei Musei'? Perché i custodi non sono disponibili; non tutti, una ristretta minoranza sulla decina che ogni giorno vigilano su un monumento, il più visitato, che meriterebbe ben altra cura e più folta vigilanza. Ora di quella decina alcuni non sono d'accordo a presentarsi, non accettano l'intervento di esterni, neppure di volontari, tenendo così in ostaggio tutti gli altri e facendo fare a Roma, al ministero ed alla sovrintendenza, ma anche al comune, una pessima figura, proprio nella 'Notte dei Musei'. Indisponibili a tutto, disponibili solo ad 'aprire un tavolo'. Rovesciateglielo addosso quel tavolo; basta con queste tavolate di inutili trattative che non conducono a nulla o, nel migliore dei casi , alla peggiore conclusione ( il tavolo del Cda scaligero insegna!). E il ministro decisionista? non può far nulla? ma come non può far nulla?
Calma. Una cosa sembra l'abbia fatta, anzi stia per farla, ma non riguarda direttamente il 'caso Colosseo'. Presenterà al prossimo preconsiglio dei ministri e subito dopo alla prima seduta utile, regolamentare il cosiddetto 'Art Bonus' - rivela Rita Sala sul Messaggero. I privati che devolveranno al settore culturale alcune risorse avranno un più consistente bonus fiscale, del 60% nel 2015, del 50% l'anno successivo. Ora è solo una notizia, anzi l'annuncio di una notizia, troppo presto per cantare vittoria e cambiare marcia.
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