Contrariamente a certe apparenze, il Pereira frequentatore di salotti, fidanzato con la giovane stilista orientale, dimostra di essere tosto, tostissimo. Ha già risposto alla richiesta della Scala, uscita solo in serata, almeno stando alle rivelazioni del Corriere, l'unico ad essere informato: restare fino alla fine del 2015, firmando fin d'ora la sua decadenza a tale data, e da ora al 30 settembre affidamento alla balia del CDA scaligero, nel quale siede anche l'irremovibile, irreprensibile Tagliabue, in rappresentanza della Regione Lombardia, presidente di SEC. Per lui ciò che ha fatto Pereira è un 'vulnus alla reputazione del teatro'; peccato che Tagliabue non si sia mai informato e mai reagito altrettanto duramente ai 'vulnera' che la regione Lombardia ha inferto al buon nome dell'Italia ed alla moralità pubblica, con gli scandali della Sanità, delle mazzette prima e dopo l'EXPO. Ma certo non si può chiedere ad un solo uomo di prestare attenzione a tutto.
Fatto sta che Pereira non ha inferto vulnus alcuno alla reputazione del teatro, semmai - secondo la sua linea di difesa - avrebbe acquistato a prezzi calmierati alcune produzioni del più importante festival estivo, quando non aveva ancora titolo per farlo. Poi comunque qualcuno dovrebbe spiegarci la ragione della sua nomina prima ancora di prendere possesso della stessa. Se qualcosa di illegale c'è stato questo non è stato nè un furto nè una mazzetta. Sia detto a futura memoria della Regione Lombardia.
Ora Pereira dimostra di avere carattere, accetta le condizioni della Scala, ripromettendosi di dimostrare che lui il mestiere di Sovrintendente lo sa fare egregiamente, nella speranza di essere riconfermato a fine 2015, dai fatti, che gli faranno riguadagnare la fiducia del Cda scaligero e forse anche dell'integerrimo Tagliabue. Noi, se proprio volete sapere, al posto suo, avremmo sbattuto la porta e lasciato tutti nella merda. La solista merda italiana. Nel mondo delle istituzioni musicali dove Pereira è conosciuto da tempo, la stima non l'ha persa. Perciò si metta l'anima in pace la Aspesi che oggi scrive su Repubblica: con quale faccia si presenterà nel mondo Pereira, come potrà ottenere fiducia? Gentile Aspesi con la faccia sua, perchè Pereira non l'ha persa la faccia e la fiducia. E' stato, ribadiamolo, solo 'inavveduto', e forse è andato un pò oltre i suoi compiti. Ciò detto, la questione è chiusa con una figuraccia non tanto di Pereira, quanto della Scala che ancora una volta si dimostra incapace di assumere una decisione ragionevole, preferendone una pasticciata, che certamente non fa bene al nome della Scala.
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