Franco Abruzzo, per anni a capo dell'ordine di Milano, in una lunga intervista - al Giornale - ha esaminato alcune questioni del mondo giornalistico italiano, certamente non in buona salute. Alla domanda sulle possibili cause della crisi dei giornali in Italia, sulle sempre più basse copie vendute, ha risposto che non va sottovalutato la responsabilità dei giornalisti che ' non hanno raccontato sino in fondo la verità', divenendo perciò poco credibili e di conseguenza poco appetibili le gazzette sulle quali scrivono, e che perciò si vendono sempre meno. Nulla da aggiungere.
Finiamo con una notizia spumeggiante, che viene da casa Ferrari, dove ogni anno si organizza un premio di giornalismo. Il trofeo assegnato alle i vincitori delle tre sezioni nelle quali si articola il premio sono 1000 bottiglie di Ferrari a premiato. Non male. Specie quando queste 1000 bottiglie di ottimo spumante italiano finiscono alla redazione de 'Il Manifesto', per il miglior titolo dell'anno: 'Sono Stato', apparso l'aprile scorso sotto la foto di Giorgio Napolitano, rieletto presidente, meglio: riconfermato. Particolarmente felici per i giornalisti del Manifesto che da tempo che pur mangiando pizza/mortazza - non c'è cosa meglio al mondo - sono costretti a bere gazzosa, e che , d'ora in avanti, se saranno parchi, potranno ogni giorno stappare, per un intero anno e fino alla prossima scadenza del premio, due e tre bottiglie del prezioso Ferrari.
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