venerdì 2 maggio 2014

L'antico gioco del letta non è un gioco

Ieri sera a 'Servizio Pubblico' - in una delle rarissime occasioni in cui la televisione si occupa di ciò che tutti chiamiamo 'la nostra ricchezza', che di fatto calpestiamo - è stato mostrato lo spettacolo indecente davanti e dentro gli Uffizi di Firenze, come anche dentro e fuori gli scavi di Pompei, dove quell'immenso patrimonio è lasciato nell'incuria più generale, mentre fuori fanno affari le puttane, sia alla luce del sole che delle lampadine degli alberghetti da quattro soldi  dei dintorni. Uno spaccato di cui sinceramente vergognarsi ( ieri, detto per vergogna, in una Roma assediata dai turisti, il Colosseo e tanti altri monumenti erano chiusi). Ma Pompei non è sola. Davanti agli Uffizi, il più importante museo italiano accanto a quello vaticano, con centinaia e centinaia di capolavori esposti in sale piccole con temperatura da canicola estiva che certo bene non fa a tele e tavole famosissime ( da quanti secoli si parla dei grandi Uffizi come anche della grande Brera, e gli uni e l' altra continuano a vivere in perenne emergenza?) una folla costretta, per visitare quello scrigno di tesori, a fare file di ore,  o, in alternativa, ad acquistare biglietti dai bagarini che li vendono a prezzi superiori del doppio o triplo di quello regolamentare, e tutto alla luce del sole. Nella gestione della biglietteria, come di moltissimi altri servizi - quasi sempre pessimi - degli Uffizi e di tanti altri siti museali ed archeologici , c'è di mezzo Civita, la società che non è quella onlus che tutti immaginerebbero, bensì una società che fa profitti, senza in fondo dover molto faticare, sfruttando la ricchezza di cui parlavamo - la nostra 'grande bellezza' - e che tutti lasciano sfruttare in parte  e gratuitamente - diciamo così - a Civita( che ha anche partecipazioni azionarie in altre società, come Zetema). Perché tanta generosità nei confronti di Civita? Immaginate un pò?  Presidente di Civita, ha rivelato  'Servizio pubblico', è Letta, Gianni Letta. Direte:  anche lì? Sì, anche lì, e non solo lì, il 'monsignore' - come  da tempo ha rivelato sia L'Espresso che  altri giornali più attenti - non per fare opere di bene, bensì per  affari. Basterebbe  andare a guardare dentro 'Musica per Roma' per capire che  agli affari il monsignore,  talvolta attraverso la sua 'famiglia apostolica', non rinuncia neanche  se gli si minaccia l'inferno. E' consigliere di amministrazione di 'Musica per Roma', dell'Accademia di Santa Cecilia, e sua figlia, sposata Ottaviani, un nome dell' alta ristorazione romana, gestisce i bar,grandi e piccoli, dell'Auditorium ( cioè di 'Musica per Roma'), come del resto gestì  il catering del G8, chiamatovi dall'amico Bertolaso, messo a capo della protezione civile. C'è da dire che  il catering è efficiente, e che se ci fosse stata una gara per gli appalti in questione senz'altro Ottaviani/Letta l'avrebbero spuntata sugli altri.  Magari con un aiutino del Letta monsignore. Comunque  non è questo che ci interessa qui, e perciò torniamo ai biglietti dei nostri musei, il cui affidamento a Civita, meritatissimo, sia chiaro ( non dimentichiamo che a Civita hanno fatto capo, prima di Letta, anche altri mammasantissima delle nostre onlus  di carità e misericordia, come Imperatori, Maccanico, Abete) ci fa venire in mente un analogo episodio risalente ad alcuni anni fa e del quale non  conosciamo le situazione attuale. Quella volta ci colpì sapere che la biglietteria di molte fondazioni liriche era gestita da una società che aveva inventato un programma per il computer per detta gestione. A noi parve strano che tale programma non potesse essere acquistato una volta per tutte per consentire alle varie fondazioni di gestirsi la propria biglietteria Non, non si poteva. Chissà perché. Alcune fondazioni, cadendo dalla padella nella brace, avevano affidato ad altre società la gestione dei biglietti. Si scoprì poi, relativamente ad alcuni di questi casi (Arena di Verona), che il gestore tratteneva per sé una percentuale considerevole sui biglietti, a danno dell'Arena stessa.
Ora non ci vuole molto a capire che se l'affidamento a terzi di un servizio non è remunerativo per l'affidante, glielo si toglie. Perché allora non si agì come logica comandava? Rispondiamo con una domanda: perché si lascia a Civita questo servizio, senza che nulla sia migliorato nei fatti e consentendo che Civita guadagni su un servizio per il quale non ci si deve, in fondo, spendere più di tanto? Semplicemente perché, cambiano i governi, ma i mammasantissima sono sempre lì, in piedi, e nessuno osa toccarli e togliere di mano  certi affari molto remunerativi.
 Dalle biglietterie che rendono ai gestori più che ai musei, alla faccenda del noleggio della musica,  campo nel quale  Liliana Pannella, sorella di Marco, si è battuta per molto tempo, non sappiamo se con qualche  risultato. Il noleggio consiste in ciò: se una istituzione musicale esegue un autore edito mettiamo da RICORDI, anche se ha le parti di sua proprietà deve pagare all'editore il noleggio di quelle parti, anche quando giungono a destinazione, in pessime condizioni per i molti passaggi precedenti e perciò sarebbe consigliabile usare quelle di proprietà dell'ente.  Insomma oltre il diritto d'autore, l'editore guadagna anche sul noleggio. Vi sembra una cosa giusta? Eppure è così, e se grazie a dio ora non lo è più ( ma temiamo che contro lo strapotere degli editori nulla si possa, proprio come con i 'potenti' di Civita), lo è stato per anni ed anni.
P:S: Il Letta monsignore, appena presidente 'onorario' di Civita,  non può essere considerato  quel diavolo che Servizio Pubblico voleva far intendere; di conseguenza, l'estensore di questo post, ha finto di  condividere ciecamente 'Servizio pubblico',  salvo poi sottoporre tali considerazioni a verifica documentaria. 

Per tornare ai biglietti di Civita presieduta da Letta, riproponiamo l'ANTICO GIOCO DEL LETTA - già proposto ai nostri lettori nello scorso agosto -  avvertendo che, con il passare dei mesi,  quel gioco si è rivelato non essere più un semplice gioco.

 ANTICO GIOCO DEL LETTA
 Letta, gentiluomo di Sua Santità
 Letta, braccio destro di Silvio Berlusconi
 Letta, presidente del Consiglio dei ministri
 Letta, sponsor di Nastasi e suo testimone di nozze (con Giulia Minoli, di Giovanni e Matilde Bernabei)
 Letta, amministratore delegato Medusa Cinema
 Letta, consigliere di amministrazione ‘Musica per Roma’
 Letta, consigliere di amministrazione Accademia di Santa Cecilia
 Letta, presidente della Fondazione 'Teatro Vespasiano' di Rieti
 Letta sponsor del vertice (sovrintendente) della  Fondazione 'Teatro Vespasiano' di Rieti
 Letta, presidente onorario ‘Civita’, Associazione per la cultura
 Letta, presidente Premio ‘Maschere  del Teatro italiano’
 Letta, presidente Premio ‘Guido Carli’
 Letta, consigliere Premio Minerva, Roma
 Letta, presidente Premio giornalistico ‘Biagio Agnes’
 Letta,  vice presidente nazionale Croce Rossa Italiana
 Letta, presidente Museo delle Lettere d’amore
 Letta , membro di Bilderberg
 Letta, vice presidente 'Unione industriali' di Roma
 Letta, amministratore ‘Relais Le Jardin spa’, Roma
 Letta, gestore bar (sei) dell’Auditorium, 'Musica per Roma'
 Letta, membro Alta Roma
 Letta, socio Pallacanestro Cantù
 Letta, membro comitato d'onore Oratorio del Gonfalone, Roma
 Letta, consigliere di amministrazione 'Fondazione RomaEuropa'
 Letta sponsor della  ex sovrintendente Teatro di Cagliari Crivellenti
 Letta, mancato presidente della repubblica
 Letta, sponsor di Mastrapasqua, INPS, ed altri 25 incarichi - quasi più di Letta

Il giocatore scelga  un Letta qualunque e, in coppia con lui, muova guerra di 'riconoscimento' a tutti gli altri; lo faccia con mezzi leciti e non. Vincerà quando li smaschererà uno per uno, dando un nome  e volto a ciascuno, e scoverà i nascondigli degli altri (Letta), rimasti ancora nell'ombra ma attivissimi. Il vincitore avrà diritto a passare una serata con il Letta prescelto, sempre che lo consideri un premio.



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