Il divorzio da Tremonti è ormai totale, definitivo e pubblico. L'ha sancito Berlusca quando l'ha sconfessato per quella sua affermazione così stupida che fece il giro dei bar dove si raccontano barzellette: la cultura non si mangia.
Berlusca, forte della convinzione opposta - come si sa, aveva sorpreso molti il silenzio di Berlusconi su quella battuta infelicissima del suo ministro, tanto più che l'ex Cav. conosceva bene il mondo della cultura, avendo fatto il cantante sulle navi da crociera - nelle passate settimane, aveva preso uno dei suoi più fedeli seguaci, il Galan - che, dopo aver lavorato in Publitalia, aveva elevato agli onori del ministero di via del Collegio romano, da dove, per dar prova di efficienza e conoscenza del mondo culturale e non tradire la fiducia del padrone, il Galan aveva promosso il famoso bibliotecario dei Girolamini, De Caro ( Nessuno più di lui, e forse anche di Dell'Utri, aveva a cuore le sorti del nostro patrimonio librario e, di conseguenza, per non vederlo distrutto, oltre che per il timore di furti, s'era portato a casa molti volumi e lì li custodiva gelosamente ed accuratamente - e gli aveva affidato l'incarico di formare una classe dirigente 'culturale' da mettere all'opera per una destra colta. Galan vi sta ancora lavorando, ma da qualche settimana il Berlusca gli ha messo al fianco un giovane aiutante, non pensate ad un'olgettina, che reca un cognome caro alla sinistra, Sylos Labini, sposato a sua nipote, Luna, per intensificare ed accelerare il progetto di investimento nella cultura.
Berlusca vuole che la cultura non sia, come fino ad oggi è stato, appannaggio esclusivo della sinistra. Per prima cosa, dopo l'abbandono del poeta di corte, Bondi, ha chiesto ai due di trovargli un altro cantore innamorato delle gesta del capo; e i due prontamente gli hanno fatto un nome, Roberto Saviano. La scelta è caduta sullo scrittore napoletano, ora impegnato anche in poesia, da quando hanno saputo che sta scrivendo una sorta di 'Commedia', con le classiche tre cantiche di dantesca memoria, che intitolerà
'Tragica commedia', nella cui versificazione si è bloccato momentaneamente quando ha constatato, che per la prima cantica, l'Inferno, non riesce a trovare personaggi all'altezza del Berlusca da mettere nei vari gironi. Lui sta bene in ognuno perché per ciascuno dei gironi vanta le maggiori credenziali. Venuti a conoscenza della cosa, e cioè che Berlusca non ha uguali e resta il meglio, Galan e Sylos Labini, hanno segnalato a Berlusca il nome del poeta Saviano. Berlusca ha gradito. Ora si attende solo l'investitura.
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