L'altra sera, Rai Tre, uno dopo l'altro, ha mandato in onda due programmi, dedicati rispettivamente a Bergoglio ed a Berlusconi, per dimostrare la convinzione del Berlusca - 'Bergoglio fa il papa proprio come lo avrei fatto io - al quale, perciò, non manca più l'esperienza da pontefice, perchè c'è già uno che l'ha copiato ed imitato alla perfezione.
Prima il lungo documentario su Bergoglio, prodotto da Anthos produzioni, autrice Maite Carpio, per la serie 'La storia siamo noi', due ore di trasmissione con molte immagini di repertorio pescate in Rai ed anche altrove, arricchite da interviste ad ex collaboratori, conoscenti, amici ed ex allievi del Bergoglio argentino, che hanno raccontato le vicissitudini del gesuita all'interno ed ai vertici della compagnia.
Poi, per la serie: 'Quel gran pezzo dell'Italia', un ritratto tragicomico dell'ex presidente del consiglio barzellettiere, costruito con acume ed anche spietata denuncia.
Del documentario su Bergoglio, a differenza di quello sull'antipapa emerito Berlusca, non poteva non colpire la trasandatezza della realizzazione delle interviste - che costituivano l'unica novità del documentario rispetto al più ricco materiale di repertorio - set sempre sciatti, fili, luci ed altro in evidenza, commento musicale ovvio e scontato, più adatto per un breve inserto giornalistico che per un lungo documentario e,infine, la presenza davvero ingombrante, quasi autocelebrativa, della intervistatrice - che non fa mai le domande, affidate ad una voce fuori campo, ma che è mostrata continuamente mentre sorride annuisce o ascolta attentamente, insomma una presenza insistente ma inutile. Una elegante ragazza, non giovanissima, di cui non conosciamo l'identità, della quale però ci ha colpito soprattutto il continuo cambio d'abito, come si usa nel corso di una passerella di moda. Al punto che abbiamo atteso con impazienza i titoli di coda del documentario, per venire a conoscenza del nome dello stilista che l'aveva vestita e svestita in continuazione e più d'una volta anche durante la medesima intervista che, se realizzata in più tempi, aveva consigliato al suo stilista la mise più adatta.
Questa nostra curiosità neppure i titoli di coda hanno soddisfatto. Peccato, perchè avremmo voluto consigliare lo stilista dell'elegante intervistatrice a qualche giornalista che spesso si presenta in video addobbata con la prima cosa che le è capitato di prelevare dal guardaroba.
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