Fra i lettori che seguono assiduamente il nostro blog e che hanno colto l'ironia generale del nostro precedente post dedicato alle direttrici d'orchestra, uno in particolare ci ha segnalato che la 'grande' direttrice Gianna Fratta - che ha diretto, BEN ADDOBBATA, il Concerto di Natale al Senato (con un'orchestrina) e i Berliner (SYMPHONIKER, A SCANSO DI EQUIVOCI) - presentatasi al 'Concours de direction d'orchestre' di Becanson non ha superato la prima prova, ed è stata rimandata donde era venuta.
Ma ci ha anche segnalato che un'altra direttrice italiana il 'Grand Prix' a quel famoso 'Concorso di direzione d'orchestra' francese di Becansonn, l'ha vinto, prima donna a conseguirlo, e si chiama Silvia Massarelli.
Queste notizie ci inducono ad una riflessione AMARA. Sì, è vero che per una donna imporsi in un mestiere prevalentemente maschile, come quello della direzione d'orchestra, è impresa ardua; ma per un altro verso è anche impresa facilissima, perchè la donna ha altri numeri da vantare, ben altre carte da giocare. Ipocrita chi lo nega.
Ce lo ha fatto pensare l'altro ieri la comparsa di un'altra direttrice, molto giovane e carina, Beatrice Venezi alla trasmissione di Caterina Balivo che l'unica cosa che riesce a dire, che sia credibile, è cherie! E detto da lei alla Venezi, vestita a festa, è quasi un lasciapassare per un futuro più che roseo.
Nella direzione d'orchestra? Ma chissenefrega della direzione d'orchestra
A proposito di Beatrice Venezi, classe 1990, in una intervista che si legge in rete c'è scritto che ha collaborato con orchestre nazionali ed internazionali, di cui si fornisce elenco: Orchestra da Camera Fiorentina, l’Orchestra Filarmonica di Lucca, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Filarmonica Campana, l’Orchestra della Fondazione Bulgaria Classic e l’Orchestra del Teatro Bolshoij di Minsk. Sarebbero queste le ORCHESTRE, dirigendo le quali la sua sarebbe una carriera già avviata?
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