Ci deve essere un numero diretto riservato fra il Consiglio di Stato ed alcuni suoi ricorrenti, come nel caso travagliatissimo della direzione dell'Accademia Nazionale di Danza di Roma, al cui vertice, dopo l'uscita di Margherita Parrilla - sulla cui gestione, lunghissima, qualche ombra è stata gettata - viene inviato dal Ministero, come commissario straordinario Bruno Carioti, direttore per 15 anni del Conservatorio dell'Aquila, nonchè presidente della Conferenza dei direttori dei Conservatori italiani.
Alla fine del Commissariamento vengono indette le elezioni per la nomina del nuovo direttore.
E qui si pose il primo problema : quali requisiti deve avere il direttore o direttrice dell'Accademia?
La legge istitutiva dell'Accademia del 1948 dice espressamente che il direttore ( la legge dice: la direttrice): deve essere un 'compositore ('compositrice', scrive la legge) di danza' di riconosciuto valore. Un successivo regolamento ministeriale del 1999, che annovera l'Accademia fra gli Istituti di livello universitario, stabilisce che nella nomina del direttore, l'Accademia può dotarsi di propri criteri. Carioti commissario, in ossequio a tale regolamento ministeriale, stabilisce un regolamento per l'elezione del nuovo direttore, regolamento che ovviamente viene anche vistato dal Ministero competente.
Dal voto viene fuori che Carioti ha riscosso la maggioranza assoluta dei votanti. Il candidato escluso, Joseph Fontano, fa appello alla Legge del 1948 per sostenere che Carioti non ha i requisiti richiesti. Fa sospendere la nomina di Carioti, il ministero nomina un commissario, e al termine del commissariamento, è costretto a nominare Carioti, vista anche la sentenza del TAR in suo favore. Fontano attende anche il pronunciamento del Consiglio di Stato che sarebbe arrivato solo in queste ultime ore e comunicato al diretto interessato (Fontano) ancora per via ufficiosa, attraverso quella linea telefonica diretta e segretissima. A Carioti non è giunta fino a questo momento nessuna comunicazione ufficiale del Ministero al riguardo, come scrive Il messaggero. E noi ci auguriamo che la sentenza per la quale Carioti fu poi insediato dal Ministero detti legge, altrimenti ci troveremmo di fronte ad un nuovo giro di danze, che recherebbe problemi all'Accademia.
Ciò che però ci interessa spiegare oggi ai lettori del nostro blog è che quanto scritto dal Messaggero, a proposito dei requisiti richiesti a chi aspira alla carica di direttore dell'Accademia, in base alla Legge del 1948 ( ma non è superata di fatto dal regolamento ministeriale del 1999?), è frutto di assoluta ignoranza.
Scrive l'articolista che il candidato a direttore deve essere 'compositore' o 'scenografo' Non è la prima volta che leggiamo della confusione, per intollerabile 'ignoranza', fra 'coreografo' e 'scenografo'. Ma qui l'articolista non capisce neppure che 'compositore di danza' vuol dire semplicemente 'autore di coreografia', più brevemente 'coreografo' e non compositore 'di musica' e 'scenografo'.
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