Il colle sul quale il potere comunale issa la sua bandiera e le terme dove i romani giocavano a palla ed ora vanno a vedere gli spettacoli d'opera ed anche gli 'extra' o i mosaici policromi appena restaurati , con un contributo della ditta Bvlgari, non hanno niente in comune se non la vicinanza o la distanza relativa, se si preferisce. Ma ambedue sono nel presente e prossimo futuro laboratori di idee e di cambiamenti.
In Campidoglio - cominciamo dal Colle, per il peso delle sue decisioni - si è appena insediata Virginia Raggi e tutta la sua maggioranza, per il governo 'monocolore' della città disastrata, svillaneggiata e profanata oltre che derubata da quelli di Mafia Capitale e dai loro compari, fra politici ed amministratori ( le cronache sono quotidianamente piene delle loro mirabolanti imprese). Raggi ed i suoi 29 consiglieri ha la maggioranza assoluta, essendosi l'intera opposizione fermata a soli 19 consiglieri. Gli uni e gli altri siederanno su quegli orrendi scranni della Sala consigliare, progettata da chissà quale bifolco ignorante in combutta con i ladri di cui sopra (speriamo che quanto prima si faccia luce anche su questo scempio!).
Il consiglio comunale pentastellato con a capo Virginia Raggi sarà il laboratorio di un futuro possibile governo a guida Renzi, ammesso che gli vada bene il referendum e l'annessa legge elettorale, e riesca a riguadagnare i consensi che nel frattempo ha perso per strada. Ma anche di un futuro governo a guida 'cinquestelle', sempre che la Raggi non dimostri di saperci fare poco, di non saper governare neanche con una maggioranza schiacciante e non riesca a risolvere i problemi più assillanti della città, pulizia e trasporto innanzitutto - perchè la città fa anche ed ancora schifo.
Nulla può addurre come scusa, perchè se non sa governare con la maggioranza assoluta cosa potrà mai fare senza di quella? Perciò questi cinque anni di governo della città, ammesso che duri - sono fondamentali, decisivi anche per il futuro del movimento che l'ha fatta salire prima donna in Campidoglio. Scommettiamo sulla riuscita.
Si parva 'Caracalla' licet componere magnis 'Capitolio', ci sarà consentita una scommessa che facciamo con Fuortes in persona. Noi non crediamo a buona parte dei suoi continui proclami di vittoria, che riteniamo un pò gonfiati.
A Caracalla, ci saranno 25 serate di spettacoli ( opera, balletto, concerti e soprattutto 'extra') nei cinquanta giorni quanto dura il calendario estivo dal 22 giugno al 10 agosto, con apertura a sere alterne. Disponibilità di posti: complessivamente 100.000, essendocene disponibili 4.000 a sera.
Quanti ne riempirà Fuortes che ogni anno, da quando si è insediato, va cantando 'esauriti' ad ogni i mpresa, nonostante che i numeri della disponibilità di posti, anche a Caracalla, sia superiore a quelli occupati, cifre alla mano? Se quest'anno quelli occupati saranno di molto inferiori a 100.000, la vittoria di Fuortes , che pure canterà certissimamente, sarà come quella di Pirro. Ma noi scomemttimao che quei 100.000 posti saranno tutti occupati.
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