lunedì 13 giugno 2016

Inchieste in tv. Giovani giornalisti crescono. I casi di Mastrolia e di Anna Maria Stoico

Ieri sera, in mancanza di Gabanelli e Iacona, in vacanza, abbiamo avuto con una nuova trasmissione, REC,  la prova provata che di giornalisti capaci di fare inchieste  in Italia ve ne sono,  anche fra i giovani, cresciuti all'ombra di padri e madri nobili,quali appunto i due alfieri dei giornalismo d'inchiesta in  Rai. Una seconda, e forse ultima puntata, verrà trasmessa da Rai3 domenica prossima. Autori lo stesso gruppo di giovani, seguiti dai loro tutor, e cresciuti nella scuola di giornalismo di Perugia(?).
 Due i temi affrontati: l'incredibile ascesa di un signor nessuno, del salernitano, che di cognome fa MASTROLIA che nel giro di pochi anni si è imposto nel settore alimentare (paste soprattutto) ed in quello dei prodotti dell'infanzia, molto redditizi: latte in polvere e latte per neonati, sbaragliando la concorrenza, nell'acquisizione di buona parte dei marchi presenti sul mercato e, nel settore della pasta,  di alcuni stabilimenti italiani, per pochi soldi,  che poi ha chiuso o ridotto di personale, nel giro di poco tempo.
E tutto questo restando sconosciuto al fisco italiano, mentre in Italia è inquisito (entro breve una sentenza della cassazione , per uno dei processi in cui è coinvolto). perché la proprietà di tutti questi marchi fa capo ad una società capofila, con residenza a Lugano. Come ti sbagli?
 Non finisce però così la storia, che si tinge di altro giallo perché in ospedali non proprio periferici, alle mamme dimesse dopo il parto viene dato un foglio con l'indicazione - disinteressata!- di uno dei latti artificiali che fanno capo a Mastrolia, dissuadendole con le buone maniere dall'allattamento al seno -indicazione gravissima, sapendo tutti delle qualità del latte materno per il neonato.
Viene interpellato anche il Ministro al quale non risultano legami fra società di pediatria e ditte produttrici di latti per neonati - è l'unico a non sapere di simili intrecci malavitosi. Sponsorizzazioni di congressi, viaggi premio, regali ecc... chi non sa di tutto questo? In Inghilterra, dove alla realtà si guarda in faccia, questo traffico è stato stroncato.
 La società che fa capo a Mastrolia e che fattura per quasi 500 milioni di Euro ogni anno, al fisco italiano nulla deve, come del resto lo stesso Mastrolia che paga le tasse altrove.
 L'inchiesta poi andava anche a toccare un altro tasto, ancora più dolente: chi ha dato a Mastrolia i soldi per una simile scalata finanziaria ed industriale? Il sospetto è  che sia stata la camorra o malavita in generale e lo strozzinaggio. Bravi!

Il secondo servizio è per certi versi ancora più inquietante  e riguarda un numero considerevole di maestre 'di sostegno' a scuola, nelle classi con bambini che hanno qualche problema.
 Si è venuto a sapere, per merito dei bravissimi  giovani  e tosti giornalisti di REC, che un centinaio circa di queste maestre, tutte laureate dalla sera alla mattina, vengono da Lesina, sul Gargano. e la rettora universitaria che le ha laureate sarebbe una vigilessa, il cui nome è ANNA MARIA STOICO, che avrebbe fabbricato per loro, che erano prima di diventare laureate  in scienza della formazione, in tutt'altri lavori impegnate, i relativi diplomi, FALSI.
 Se il sospetto diventasse accusa provata, la STOICO sarebbe davvero un genio imprenditoriale e bisognerebbe dare a lei la Laurea honoris causa in 'truffa aggravata ai danni dello Stato'.
 Interpellata una dirigente di prima fascia del Ministero dell'Istruzione, la malcapitata ha detto che di irregolarità ve ne sono  numerose, che lei qualche volta ha provato a denunciare, ma ogni volta le è stato detto che se voleva fare carriera era meglio che stesse zitta e si facesse i c... suoi, secondo l'infallibile metodo Razzi.
E i presidi delle scuole in cui queste laureate dalla vigilessa sono andate ad insegnare? Loro stanno a quel che i candidati all'insegnamento dichiarano, non controllano evidentemente i diplomi, che anche alla vista risulterebbero falsi.  A seguito di denuncia, ma dopo che hanno preso servizio,  se emergono irregolarità i dirigenti scolastici intervengono. E i ragazzi bisognosi di sostegno che magari sono stati danneggiati?
 E i ragazzi affidati alle loro cure? Dio e gli angeli custodi li proteggano.
 E la vigilessa? meglio custodita dietro le sbarre.

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