Abbiamo perso la Ludo/ l'abbiamo persa, non la troviamo/ chi la trova ci faccia sapere/ della Ludo, trallala.
A parte il tono scherzoso della filastrocca, noi non scherziamo affatto, perchè la perdita della Ludo ci ha procurato parecchie notti insonni. La Ludo è naturalmente Ludovica Purini, figlia del famoso architetto, sposata Rossi; e chi altri se non Lei? L' abbiamo conosciuta anni fa quando in Campidoglio si presentò con Veltroni - più o meno una decina d'anni fa - alla vigilia della venuta a Roma di Claudio Abbado con l'Orchestra di Lucerna, per una sorta di 'Lucerna a Roma'. La Ludo, allora una sconosciuta, aveva raccolto dalle sue amiche un pò di soldi per metterli nella cassa di Santa Cecilia, onde far fronte alla spesa non indifferente della trasferta della grande orchestra. In concomitanza di quella sua uscita pubblica come mecenate della musica, la Ludo aveva fondato a Roma una 'Compagnia per la musica in Roma', il cui sito ufficiale a distanza di non molti anni e della poco intensa attività, è oggi in disarmo e abbandono.
Eppure la Ludo in questi anni non è stata con le mani in mano, ne ha tentate tante, anche in campi diversi. Che vanno dall'innamoramento per la causa venezuelana di Abreu, con le orchestre giovanili, sbocciata contemporaneamente alla passione per Abbado, poi annacquatasi; alla istituzione di un 'Concerto per l'11 settembre', allo scopo di non dimenticare - che però non ci ha fatto dimenticare neanche quella esilarante sua rappresentazione in video, sul sito della 'Compagnia per la musica' con un inglese assai improbabile, per lanciare appelli dalle strade di New York. E poi altre esperienze, alcune non proprio esaltantti, almeno per noi, di cui ha dato spesso notizia fotografica Dagospia, nel suo irresistibile 'cafonal', a seguito delle quali avevamo dato per esaurita quella sua vena di protettrice dell'arte e delle buone cause. Invece.
Adesso la Ludo riciccia per tentare l'ennesima capriola: catapultarsi sulla poltrona di vertice del 'Palazzo delle Esposizioni da cui dipendono anche la 'Scuderie del Quirinale', fiore all'occhiello delle mostre a Roma. Per tale poltrona la Ludo ritiene evidentemente di avere in mano buone carte da giocare.
Solo che quelle sue carte pare non siano state prese in considerazione se è vero che la decisione il comico duo Barca-Marino, sembra averla presa, facendo sedere su quella poltrona Franco Bernabè come presidente. Il quale Bernabè ha parecchia esperienza in tale settore essendo stato al vertic delle Biennale e del MART di Trento e Rovereto per molti anni. Per la poltrona di direttore generale si sta per annunciare la nomina di un tecnico nella materia propria dell'istituzione romana; e, anche per questa seconda possibilità, sembra che la Ludo non abbia in numeri per spuntarla. Che deve fare allora la Ludo? Senza scoraggiarsi, deve attendere il prossimo giro, in qualunque altro campo, per giocarsi le sue belle carte.
P.S. La Ludovica la ritroviamo, con grande nostra sorpresa unita a incontenibile gioia, a L'Aquila nel consiglio direttivo della Società di concerti 'Barattelli', nominatavi dal Consiglio di amministrazione alla fine del 2013, con durata biennale. Chi ce l'ha chiamata? Giorgio Battistelli. Fa figo! Perchè la Ludovica, con la sua Compagnia per la Musica in Roma, aveva finanziato (in parte) l'allora fulminante progetto di Battistelli, direttore della Biennale Musica all'epoca, di commissionare ad un compositore inglese che fa tanto figo, Michael Nyman, i 'Versetti lussuriosi' dell'Aretino. Che resteranno nella storia della musica, della committenza pubblica e privata.
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