Uto Ughi sarà il presidente della giuria internazionale del 58° Premio Paganini che si terrà nell'autunno del 2025. Prende il posto di Salvatore Accardo, a pochi giorni dalle sue dimissioni in seguito alla scelta del giovane Nicola Bruzzo come direttore artistico da parte del presidente Giovanni Panebianco. A breve sarà convocata un'apposita seduta del Comitato.
«L'invito a presiedere la giuria internazionale della 58^ edizione del Premio Paganini mi onora e riempie di gioia: l'ho subito accolto con entusiasmo – ha dichiarato Uto Ughi - Ringrazio il presidente Panebianco e, con lui, il sindaco di Genova. Non appena conclusi i passaggi procedurali nell'ambito del Comitato mi metterò al lavoro con il nuovo direttore artistico, Nicola Bruzzo, e con tutta la squadra del Paganini. Sono particolarmente lieto di lavorare nell'ambito di un concorso rivolto ai giovani e di poter trasmettere loro esperienze e competenze di tutta una vita. Questo è un grande impegno, prima di tutto culturale, nel quale credo fortemente: i giovani sono il futuro, anche nel mondo del violino».
Piero Pittaro, l'imprenditore del vino muore e lascia l'azienda ai dipendenti: «Pensavamo scherzasse»
È morto e ha lasciato l'azienda ai suoi dipendenti. Lo aveva promesso, Piero Pittaro, imprenditore friulano scomparso a 89 anni il 24 marzo scorso, e così ha fatto. Ha deciso di lasciare la maggioranza della sua azienda vinicola, fondata all'inizio degli anni 70, ai suoi 9 fidati collaboratori. La storia è raccontata oggi dal Messaggero Veneto e da Il Piccolo.
Muore e lascia l'azienda ai dipendenti: la storia di Piero Pittaro
A prendersi cura dell'azienda saranno ora lo storico enologo e braccio destro di una vita, il perito agrario, la contabile, l'addetto commerciale, gli uomini di cantina e di vigneto. Una donazione vera e propria che, all'apertura del testamento, ha sorpreso gli interessati, tutte persone della zona di Codroipo (Udine), che lavorano alla Vigneti Pittaro da oltre 10 anni. A breve costituiranno una nuova società.
La parola d'ordine è continuità e valorizzazione del marchio, che resta friulano, con 85 ettari di vigneti tra proprietà e affitto nelle Grave del Friuli, 300mila bottiglie vendute ogni anno, 100mila delle quali di spumante e altre 200mila di vini fermi bianchi e rossi, con una quota di export pari al 35, 40% e destinazioni privilegiate gli Stati Uniti, Singapore e Ue.
«Quando facevamo qualche controllo nei vigneti o le prove in cantina ci diceva, ogni tanto in lingua friulana, 'Us lassi dut a vualtris' ('Lascio tutto a voi'), ma francamente pensavamo che Piero scherzasse - racconta ai quotidiani Stefano Trinco, l'enologo del gruppo che è anche presidente della Doc Friuli - da parte nostra c'è grande emozione, oltre a un doveroso ringraziamento. E sicuramente l'impegno e la consapevolezza di portare avanti in prima persona l'azienda».
A cominciare dal lancio di quella che era stata una delle ultime idee del patriarca Piero: la creazione di uno spumante Blanc de Noir, naturalmente realizzato con il metodo classico, che è l'impronta aziendale, da uve esclusivamente Pinot nero.
Diffusione ADS quotidiani cartacei, lo stato di salute dei giornali in Italia non è tra i migliori: a febbraio 2024 calano, in alcuni casi addirittura crollano, le vendite di tutti i giornali che, anche nelle loro versioni digitali, presentano numeri in contrazione rispetto a febbraio 2023.
La maggior parte dei giornali risente dei cambiamenti delle abitudini dei lettori, che tendono sempre più a fruire delle notizie online in quanto più accessibile, agevoli e in tempo reale, per tutte le tipologie di notizie e per chiunque, a prescindere da età o estrazione sociale. Per questo motivo il crollo riguarda in particolar modo le vendite delle copie cartacee.
In particolare, a registrare il maggior crollo, con una percentuale al ribasso oltre il 10%, tra i venti quotidiani principali ce ne sono otto, tra cuiLa Verità(-16,92%), Libero(-14,7%), La Stampa (-13,55%), Il Sole 24 Ore (-13,4%) e Il Corriere della Sera (-12,7%)che mostrano le perdite maggiori.
Vendite individuali cartacee (in edicola) febbraio 2024
Ecco nel dettaglio le vendite individuali cartacee, in edicola:
Corriere della Sera, 120.725, -12,74%
La Gazzetta dello Sport, 71.826, -3,65%
La Repubblica, 68.478, -9,97%
La Stampa, 53.161, -13,55%
Il Resto del Carlino, 50.782, -9,89%
Il Messaggero, 39,239, -9,64%
Corriere dello Sport, 33.846, -1,09%
La Nazione, 33.724, -9,96%
Il Gazzettino, 27.022, -10,87%
Il Giornale, 25.503, -6,95%
Messaggero Veneto, 21.583, -8,89%
L'Unione Sarda, 21.450, -3,28%
Il Sole 24 Ore, 20.603, -13,36%
La Verità, 20.557 -16,92%
Il Fatto Quotidiano, 20.259, -2,18%
TuttoSport, 18.147, -6,25%
Il Secolo XIX, 17.476, -11,15%
Libero, 17.343, -14,70%
La Nuova Sardegna, 16.030, -4,06%
QN - Il Giorno, 15.228, -12,17%
Vendite cartacei e digitali febbraio 2024
Per quanto riguarda l'insieme di versione cartacea e digitale, abbiamo invece un rialzo per alcuni giornali, come TuttoSport(+16,5%),Il Corriere dello Sport(+16,2%) eL'Avvenire(+3,18%) e Il Fatto Quotidiano(+5,4%). Tutti gli altri sedici giornali principali presentano invece percentuali in negativo.
Ecco il totale delle vendite dei giornali cartacei e digitali:
“Non solo Franco Di Mare, almeno altri due casi di giornalisti Rai ammalati di mesotelioma, abbiamo chiesto gli atti della bonifica”: parla l’Osservatorio Nazionale Amianto
Dopo la clamorosa e drammatica rivelazione del giornalista del TG1 sul suo stato di salute nel corso dell'ultima puntata di Che Tempo Che Fa, è stato Ezio Bonanni, legale del cronista nonché presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), a rivelare nuovi dettagli