venerdì 17 gennaio 2025

Fondo monetario internazionale taglia le stime di crescita dell'Italia. Bankitalia: frena la crescita

 

IMF-ECONOMY/

 Doppia doccia fredda per il Pil italiano. Il Fondo monetario ha rivisto al ribasso la crescita dell'Italia per il 2025, riducendola a +0,7%, ovvero 0,1 punti percentuali rispetto alle previsioni precedenti.

Fredda anche la lettura di Banca d’Italia, che nel proprio bollettino economico conferma per l’anno in corso un +0,8% di crescita, rimarcando poi che - in Italia "la crescita dell'economia stenta a recuperare vigore".

Le stime del Fondo Monetario

Nelle sue nuove previsioni economiche, l'istituto di Washington ha comunque rivisto al ribasso le previsioni di crescita per il 2025 e il 2026 anche di Germania e Francia. La locomotiva tedesca è attesa crescere quest'anno dello 0,3% (-0,5 punti percentuali) e il prossimo dell'1,1% (-0,3 punti). Il Pil francese segnerà invece un +0,8% nel 2025 (-0,3 punti) e un +1,1% nel 2026 (-0,2).

Bankitalia: “Attività debole”

"Nel quarto trimestre del 2024 l'attività economica si è mantenuta debole, risentendo come nel resto dell'area dell'euro della persistente fiacchezza della manifattura e del rallentamento dei servizi", scrive ancora Banca d’Italia. "Nelle nostre proiezioni, elaborate nell'ambito dell'esercizio coordinato dell'Eurosistema (diffuse a dicembre ndr), la crescita acquisirebbe slancio nel corso di quest'anno, collocandosi intorno all'1 per cento in media nel triennio 2025-27", con +0,8% nel 2025 e +1,1% nel 2026.

“Con dazi Usa effetti significativi per aziende”

Via Nazionale mette poi in guardia sulle possibili conseguenze delle restrizioni commerciali annunciate da Trump. "Un inasprimento dei dazi" da parte dell'amministrazione Trump "avrebbe effetti significativi sulle aziende italiane che esportano verso il mercato statunitense, soprattutto le piccole e le medie", scrive Bankitalia ricordando come "il nostro paese è significativamente esposto verso gli "Stati Uniti, che rappresentano la seconda destinazione, dopo la Germania, delle vendite estere di beni dell'Italia". Con gli Usa il nostro Paese vanta "cospicuo surplus negli scambi di beni" pari al 2% del Pil, frutto di un export di 53 miliardi e import per soli 20 miliardi.

Giorgia Meloni. Vignetta su Charlie Heddo, che la ritrae santa enmtre fa il saluto romano e allatta al seno un bambino di nome Elon, Musk

 

In queste ore è diventata virale un’immagine della Premier Giorgia Meloni rappresentata con Elon Musk e pubblicata da Charlie Hebdo.

Santa” mentre allatta un giovane Elon Musk. In questo modo la Premier italiana Giorgia Meloni è stata rappresentata in una vignetta da parte di Charlie Hebdo, la celebre rivista satirica francese che da tempo non risparmia critiche ai potenti, alla società e alle religioni. Le ultime “vittime” sono state, appunto, la Presidente del Consiglio e il potente numero uno di Tesla con una immagine che ha destato scandalo.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Giorgia Meloni e la vignetta di Charlie Hebdo

Sono ore di grande polemica per l’ultima vignetta di Charlie Hebdo. Il settimanale satirico francese, infatti, ha pubblicato questa settimana una vignetta che vede protagonista la Premier italiana Giorgia Meloni e il potente numero uno di Tesla, Elon Musk.


L’affondo verso Musk

Come detto, nel mirino di Charlie Hebdo, questa volta ci sono finiti Meloni e Musk ed in particolare quello che sarebbe il loro legame. Oltre alla vignetta con protagonisti la premier italiana e il multimiliardario, patron di SpaceX, Tesla e del social X, va detto che nell’ultimo numero della rivista è stato fatto un focus proprio su Musk. Quest’ultimo è stato indicato, fin dalla copertina, come l’estrema destra del futuro, ed è stato preso in giro e rappresentato come un verme che esce fuori dal corpo del defunto leader del Front National Jean-Marie Le Pen.La vignetta in questione, vede una Meloni “santa” ma con il braccio teso nel saluto romano. Non solo. La “Santa Meloni con l’infante Musk” – come si legge nella didascalia esplicita del media – è ritratta mentre allatta al seno un bambino che ha, appunto, le fattezze dell’imprenditore.

Tale scatto è diventato virale sul web portando a diverse reazioni di scandalo come spesso capita con le vignette satiriche della rivista la cui redazione nel 2015 fu vittima di un tremendo attentato terroristico.

Santanchè rinviata a giudizio a Milano per 'falso in bilancio'. Che fa resta ancor nel governo? ( da Affaritaliani)

 A processo finiscono in tutto 16 persone - tra loro anche il compagno Dimitri Kunz

Visibilia, la ministra Santanchè rinviata a giudizio a Milano per falso in bilancio. Che cosa succede ora

Visibilia, Santanchè a processo per falso in bilancio

La ministra del Turismo Daniela Santanché va a processo per falso in bilancio nella vicenda che riguarda i conti di Visibilia Editore, gruppo da lei fondato e da cui ha dismesso le cariche nel 2022, e di recente anche le quote. Lo ha stabilito la gup di Milano Anna Magelli che, al termine di una breve camera di consiglio, ha dato ragione alla tesi della procura meneghina.

A processo finiscono in tutto 16 persone - tra loro anche il compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero, l'ex compagno della ministra Canio Giovanni Mazzaro che hanno avuto ruoli all'interno della spa - più una società, Visibilia srl in liquidazione. La giudice ha accettato il patteggiamento di Federico Celoria, ex consigliere di amministrazione, e delle altre due società indagate, Visibilia Editore ed Editrice, che avevano proposto una sanzione amministrativa.

Al centro del contendere c'è, per la procura, il presunto "disegno criminoso" di chi rivestendo allora ruoli apicali avrebbe omesso "ogni attività di accertamento" sul bilancio della spa Visibilia Editore, quotata sul mercato gestito da Borsa Italiana, con il fine "di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto" e l'effetto finale di indurre in errore gli investitori e mettere a rischio la continuità della spa.

Le indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano, coordinate dalla procura di Milano e nate su input di alcuni soci di minoranza, tra cui il finanziere Giuseppe Zeno (parte civile insieme ad altri due piccoli azionisti), riguardano i bilanci tra il 2016 e il 2022 che, a dire dell’accusa, sarebbero stati ‘truccati’.

Tra le contestazioni ‘chiave’ c’è quella relativa all’iscrizione “nell’attivo dello stato patrimoniale” nei bilanci della spa Visibilia Editore, dal 2016 al 2020, dell’avviamento (il valore intrinseco della società, ndr) per cifre che vanno dagli oltre 3,8 milioni di euro a circa 3,2 milioni, senza procedere” alla “integrale svalutazione” già nel dicembre 2016.

La decisione della giudice di Milano, che rischia di avere ripercussioni politiche, è solo la prima. Il prossimo 29 gennaio, la Cassazione dovrà decidere sulla competenza tra Milano o Roma sul caso in cui Santanchè con altri risponde di truffa aggravata ai danni dell'Inps per la vicenda che riguarda la cassa integrazione in Visibilia durante il periodo del Covid. In più, la senatrice di Fratelli d’Italia è anche indagata per bancarotta dopo il fallimento di Ki Group srl, società della galassia del bio-food un tempo guidata dalla senatrice. Liquidazione giudiziale che, a dicembre, ha riguardato anche Bioera, altra società del gruppo, e anche in questo caso ci sono profili di bancarotta al vaglio.