Donald Trump punta a deportare un milione di migranti nel suo primo anno alla Casa Bianca. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti. L'obiettivo del presidente appare ambizioso considerato che, in base alle statiche disponibili, il numero maggiore di migranti deportati in un anno è di 400mila sotto Barack Obama.
Il consigliere alla Casa Bianca Stephen Miller lavora quotidianamente con i funzionari del Dipartimento per la sicurezza nazionale e le altre agenzie federali per centrare l'obiettivo, afferma il Washington Post, sottolineando che l'amministrazione sta trattando con circa 30 paesi per convincerli a accettare migranti deportati che non sono loro cittadini. Era stato proprio il Washington Post a indicare tra i Paesi con cui Washington sarebbe in trattativa Libia, Ruanda, Benin, Eswatini (Stato indipendente dell'Africa meridionale, una delle tre monarchie del continente, assieme al Marocco e al Lesotho) Moldavia, Mongolia e Kosovo.
Tuttavia, secondo gli analisti, le statistiche disponibili rendono un tale obiettivo irrealistico, se non impossibile, dati i finanziamenti, il personale disponibile, e anche per il fatto che la maggior parte degli immigrati ha diritto a un'udienza in tribunale prima di essere espulsa dal Paese.
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