mercoledì 23 aprile 2025

Anche del Papa morto approfittano i negazionisti della Resistenza

  Dell'allergia di alcuni importanti esponenti del Governo e delle istituzioni di questo  nostro Paese nei confronti della Resistenza (che, si ricordi bene, ci ha liberati dal nazifascismo e ha fondato la democrazia repubblicana), visto che alla ricorrenza annuale fuggono in qualunque posto pur di non partecipare alle celebrazioni - quest'anno 80 anni -  sapevamo tutto ed anche come sarebbe andata quest'anno, come stiamo per raccontare 

Basta andare indietro con la memoria per ritrovare la Premier che diserta la celebrazione,  e che, per dichiararsi 'antifascista', aspetta il giorno del Giudizio universale, non riuscendo a guarire dalla connaturale allergia al vocabolo ed al suo significato; ed anche la cosiddetta 'seconda carica' dello Stato, il Presidente del Senato Ignazio La Russa, che nella ricorrenza degli anni passati, volò nei paesi dell'Est per una riunione che, a suo dire, non poteva mancare.

 Quest'anno Meloni si era a suo uso e consumo confezionata la giustificazione:  dopo la deposizione della corona all'Altare della Patria con il Presidente Mattarella, che avviene nel più totale e sacro silenzio,  via in aeroporto per un viaggio in Paesi sperduti dell'est asiatico - tutto fa brodo. Di La Russa non sappiamo ma siamo certi che anche lui aveva programmato un viaggio o un impegno ufficiale per quella giornata.

 Poi avviene l'irreparabile e cioè la morte improvvisa di Papa Francesco che ha  preso il sopravvento su ogni altra cosa. 

E, infatti, la Premier ha riunito un Consiglio dei Ministri straordinario per affidare alla Protezione civile la vigilanza in tutta Roma in questo triduo di omaggi e, sabato, per il funerale solenne cui parteciperanno  numerosissime delegazioni di tanti Paesi ( c'è perfino Trump e Milei -  mercanti sacrileghi nel tempio della fede cristiana!), e per nominare  commissario straordinario il notissimo ministro Musumeci, delle cui imprese il Paese è a conoscenza. 

Ed ha dichiarato anche il lutto nazionale di 5 giorni, da martedì a sabato incluso. Periodo questo durante il quale, parole del ministro Musumeci, anche le celebrazioni pubbliche devono essere 'sobrie', con evidente riferimento alle celebrazioni della Resistenza che non sono certo mai state nè chiassose nè inutili, ma doverose. Domanda: il concerto che si terrà alla Scala, organizzato dall'Anpi, è 'sobrio'?

 E così anche la morte del Papa servirà, ancora una volta, a esponenti del Governo, addirittura il Capo, e delle Istituzioni, il Presidente del Senato, a fuggire dalla celebrazioni della Resistenza e a non fare professione di 'antifascismo', che è alla base e sostanza della nostra costituzione  democratica. 

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