Al funerale del Papa, non ci saranno due dei più grandi massacratori dell'Umanità, colpevoli di genocidio: Putin e Netanyahu

 Putin e Netanihau non saranno a Roma per i funerali del Papa. Manderanno tuttavia del loro rappresentanti. 

Il primo perchè è investito da un mandato di cattura internazionale, il secondo perchè si è guadagnata la condanna del mondo intero e dello stesso Papa (che ha condannato anche Putin, naturalmente che anche  durante il brevissimo 'cessate il fuoco' pasquale, ha continuato a massacrare i poveri Ucraini),per quello che ha fatto e continua a fare a Gaza: un eccidio. Mentre ha avuto la faccia tosta di cancellare dai social israeliani il messaggio di condoglianze per il Papa, che aveva 'osato' condannarlo e prospettare che la soluzione di quella guerra è e sarà sempre  'due popoli, due Stati'.

 Se fossero venuti di persona c'era da temere che con le ultime forze  rimastegli- qualora ne avesse ancora - prima di partire per  l'altro mondo, Bergoglio si sarebbe alzato dalla cassa e con il pastorale avrebbe cominciato a dargliele a tutti e due di santa ragione, chiamandoli con il loro vero nome Assassini! e mandandoli via.

 Come Gesù quando cacciò i mercanti dal Tempio, Bergoglio  non avrebbe voluto al suo cospetto questi mercanti di morte!

 Che sono molto più colpevoli ed anticristiani di quanti profanassero la sacralità dei luoghi della fede.

 Oltre questi assassini vi saranno al suo funerale molti ipocriti, finti amici e  millantatori di frequentazioni del Papa, del quale si sono dichiarati voler seguire i consigli (lo ha fatto anche la Premier che ha vantato una frequentazione personale che non c'è mai stata).

 Le destre anticristiane se le sono presa contro le opposizioni 'di sinistra' o giù di lì, dimenticando,  quelli che professano la loro fede politica sintetizzandola in 'Dio, patria famiglia', che quel Dio non c'entra davvero nei loro orizzonti, avendo proprio quel Papa, che ora si affrettano ad onorare per profittare della circostanza, chiarito che alla base del Cristianesimo c'è il rispetto, l'amore e la compassione per il prossimo, per gli ultimi, per i poveri la giustizia. Li vogliamo chiamare con i loro nomi questi poveri ed ultimi?  Sono gli emigrati, in cerca di  una vita che sia per lo meno possibile definire umana.