venerdì 18 aprile 2025

Il regalo l'ha fatto la Premier a Trump e non viceversa (di Pietro Acquafredda)

Tutti si attendevano che la Premier di ritorno dall'incontro con Trump portasse a casa  'il risultato', un qualche regalo. A conti fatti,  si è visto che a offrire regali fra i due è stata piuttosto la piccola Meloni al grosso Trump. Lo ha rassicurato sull'aumento delle spese militari già nel 2025 (le armi le comprerà in buona parte da Trump), sull'acquisto del gas ed anche su altro che  non ci è dato sapere al momento. Ideologicamente  si è trovata in sintonia - e non poteva essere altrimenti, ambedue hanno bevuto lo stesso latte  autoritario - con il folle presidente americano sulla immigrazione.

 E Trump che cosa ha regalato o solo promesso di regalare a Meloni? Nulla  oltre la manifestazione di simpatia, l'accoglienza calorosa, e l'apprezzamento per il suo governo.

 E la promessa - attenti: Trump già oggi potrebbe cambiare idea - che con l'Europa il problema dei dazi (che resta il problema dei problemi,  non toccato da Meloni per non irritare il presidente 'simpaticone') sarà sicuramente risolto, magari in un futuro non lontano, giacché ha accettato di  venire in Italia e, nell'occasione, di incontrare i vertici della UE, che da sempre si son detti disponibili a trattare.

 E poi? Poi basta.

 Ieri sera , nel salotto di Lilli Gruber, il regista Guadagnino, del quale è appena arrivato nelle sale un film che certamente Trump non vedrà ( è già uscito da tempo negli USA, ed ha per soggetto l'omosessualità) ha così raccontato quell'incontro gioviale ed affettuoso alla Casa Bianca: è come una di quelle scene che si gira nelle riprese di un film, perchè  sembra interessante, ma poi al momento del montaggio si taglia, perchè inutile e inservibile ai fini della  narrazione.

 Noi temiamo che sia proprio così, una volta sbiadite le immagini  dello show davanti a tv e giornalisti.

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