È polemica sulla decisione del governo di annullare le multe per chi non ha rispettato l'obbligo di vaccinarsi per il Covid, con i medici - e l'opposizione - sul piede di guerra per il condono delle multe ai No Vax previsto dal decreto Milleproroghe, approvato ieri in Consiglio dei ministri. La norma fissa l’abrogazione, «in modo da non dover procedere con una ulteriore proroga», delle norme che stabilivano una multa di 100 euro nei confronti degli over 50, degli appartenenti alle forze dell’ordine, del personale sanitario e di tutte le altre categorie professionali che per legge avrebbero dovuto vaccinarsi contro il Covid e non lo hanno fatto. Nei fatti questo si traduce con l'annullamento delle multe non ancora pagate, per un valore stimato che va dai 150 ai 170 milioni di euro.
Tra i medici in prima fila contro il provvedimento Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova: «L'Italia è il paese dei condoni e delle regole, giuste o sbagliate che siano, non seguite e degli evasori legalizzati dallo Stato. Un bel messaggio natalizio con emergenze che bussano alla porta, una epidemia in Congo, l'aviaria che bussa e l' influenza che sta per esplodere».
A prendere posizione è anche il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta: «Si tratta di un condono raccattavoti diseducativo e irrispettoso».
Infine Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit - Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, avverte: «Essere per principio contrari alla vaccinazione obbligatoria è sempre un po' pericoloso perché quello che può accadere in futuri eventi pandemici non è prevedibile. Eviterei di dire mai più vaccinazioni e isolamenti. Saranno i fatti a dettare le misure in campo e non i pregiudizi».
A contestare con fermezza il provvedimento è innanzitutto l'opposizione. A partire dal Pd che parla di «condono per quelli che mettevano in pericolo la propria vita e quella degli altri».
Con la segretaria Elly Schlein che attacca: «Lo stop al pagamento delle multe per i No Vax è un'altra decisione molto grave: a chi va a strizzare l'occhio questo governo? A chi evade il fisco e a chi non rispettava le regole quando queste erano difficili per tutti». Secondo il segretario di +Europa, Riccardo Magi, «togliere le multe a chi non si è vaccinato è un modo per strizzare l'occhio a complottisti No Vax e negazionisti».
E Stefano Bonaccini insorge: «Agli alluvionati non danno i rimborsi promessi, ma ai No Vax tolgono le multe, ecco la destra italiana».
Anche Italia Viva si schiera: «Togliere le multe ai No Vax non è solo un insulto a milioni di italiani che hanno rispettato le regole ma una grave offesa agli operatori sanitari e a tutte le vittime del Covid. Il governo Meloni per qualche voto in più umilia i cittadini perbene e la memoria di chi non c'è più».
Infine per Nicola Fratoianni di Avs, la cancellazione delle multe «è una scelta di quella parte politica che in questi anni ha ammiccato a quel sentimento antiscientifico che pure circola nelle nostre società e che è molto pericoloso. La destra ha fatto l'occhiolino a quei settori durante il momento più duro della pandemia, e lo fanno ancora oggi con scelte concrete che danno cittadinanza alla sfiducia nei confronti della scienza».
Ma anche all'interno della maggioranza c'è qualche perplessità. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, nel corso del tradizionale incontro con la stampa parlamentare, ha precisato: «Non mi è mai piaciuto pensare che ci fosse una multa per questioni di vaccinazioni, ma era importante sensibilizzare le persone in quel momento drammatico. Non mi piacque che una multa fosse messa allora, ma adesso non mi piace che chi l'ha pagata rischi di fare la figura del fesso».
E vice presidente del Senato, Licia Ronzulli di Forza Italia: «La violazione delle norme sanitarie da parte dei No vax è stata uno schiaffo alle leggi dello Stato e, ancor peggio, un pericolo per la popolazione. Cancellare le multe è inaccettabile».
Ad accogliere con soddisfazione lo stop alle multe è invece il vicepremier Matteo Salvini. Per il segretario della Lega «la drammatica pagina Covid fortunatamente è alle spalle, quindi chiudere una volta per tutte il contenzioso con il passato e annullare multe e sanzioni penso che sia un segno di pacificazione nazionale dovuto».
Più radicale il senatore leghista Claudio Borghi, critico rispetto all'obbligo vaccinale: «Le multe erano sbagliate nel metodo e nel merito. Le abbiamo combattute da sempre, non c'era nessun tipo di giustificazione». E sulla restituzione dei soldi di chi ha pagato, aggiunge: «È una cosa che deve essere valutata. Se il numero di quelli che hanno pagato è piccolo e c'è il rischio di cause, si potrebbe pensare alla restituzione. Mi informerò sulle conseguenze e sulle modalità, se è il caso di presentare un emendamento».
Intanto i sodali di Giorgia Meloni rispondono alle polemiche: «Le critiche all'annullamento delle multe alle persone non vaccinate contro il Covid - affermano i parlamentari di Fratelli d'Italia componenti della commissione d'inchiesta sulla gestione dell'emergenza Covid - dimostrano che la sinistra, su questo tema, continua a confondere scienza e fede. Gli obblighi surrettizi, statalisti e restrittivi, scientificamente insussistenti, appartengono finalmente al passato. L'annullamento delle multe in questione è dunque una scelta politica, ma ha anche una ragione tecnica: è sconveniente azionare procedure di recupero del credito per singole posizioni da 100 euro perché implicano dei costi amministrativi».
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