Francesco Lotoro
MANIFESTO PER UN UMANESIMO MUSICALE
prefazione di Ugo Volli
ILMC Edizioni
68 pagg. a colori
ISBN 979-12-81998-00-1
Esce MANIFESTO PER UN UMANESIMO MUSICALE, il nuovo libro di
Francesco Lotoro per la promozione e diffusione della musica creata in
prigionia e deportazione
Esce il Manifesto per un Umanesimo musicale, nuovo libro di Francesco Lotoro per
la promozione e diffusione della musica creata in prigionia e deportazione
ILMC Edizioni, casa editrice di Barletta e dipartimento editoriale dell’Istituto di
ILMC Edizioni, casa editrice di Barletta e dipartimento editoriale dell’Istituto di
Letteratura Musicale Concentrazionaria, pubblica il libro Manifesto per un
Umanesimo musicale. Letteratura musicale concentrazionaria, ricerche e visioni,
Cittadella di Barletta scritto da Francesco Lotoro con prefazione del semiologo
Ugo Volli (già docente di Semiotica del testo presso l'Università degli Studi di Torino)..
Il libro fornisce una lettura profondamente alternativa degli eventi più drammatici del
Il libro fornisce una lettura profondamente alternativa degli eventi più drammatici del
Novecento, meno politica ma ugualmente storica, comprovabile nelle sue fonti,
umanistica: Ghetti, Lager e Gulag come grandi centrali idroelettriche di intelletto e
cuore, laboratori di un nuovo Uomo vitruviano.
Trattasi di uno scritto sulla musica concentrazionaria ossia creata in condizioni di
Trattasi di uno scritto sulla musica concentrazionaria ossia creata in condizioni di
privazione dei diritti fondamentali dell’uomo dall’apertura del Lager di Dachau alla
morte di Stalin; ma è altresì un invito a ripensare un’Europa fortemente
antropocentrica nella quale Cultura e Arte in generale siano motori del benessere
sociale e dell’economia.
Il nuovo libro di Lotoro è il risultato di ricerche compiute grazie al supporto finanziario
Il nuovo libro di Lotoro è il risultato di ricerche compiute grazie al supporto finanziario
di Regione Puglia, Claims Conference, Rothschild Foundation Hanadiv Europe e
Fondation pour la Mémoire de la Shoah. Nella prefazione al libro, Volli scrive che
“In Ghetti, Lager e Gulag si creavano storie, musiche, pensieri […] lo sforzo di
ricostruzione di Francesco Lotoro sono andati al di là della condizione
concentrazionaria nel senso convenzionale del termine per estendersi a tutte le
situazioni in cui la musica è prodotta in condizioni di reclusione: Gulag sovietici,
carceri, manicomi […] Questo è il tema profondamente artistico e umano che Lotoro
ci invita a considerare: il ruolo emancipatore della creazione musicale in prigionia
e deportazione”.
I totalitarismi del secolo scorso hanno causato massacri e catastrofi, le loro guerre
I totalitarismi del secolo scorso hanno causato massacri e catastrofi, le loro guerre
non furono errori di calcolo politico ma atti pianificati di distruzione territoriale,
economica e sociale, creare musica fu un’esigenza fisica, intellettuale e spirituale
dell’uomo; deportazione, internamento, torture e altre forme di costrizione non
ostacolarono ma incoraggiarono i processi di creazione.
Da Viktor Ullmann nella città-Campo di Theresienstadt a Vsevolod Zaderatsky nel
Da Viktor Ullmann nella città-Campo di Theresienstadt a Vsevolod Zaderatsky nel
Gulag di Magadan passando per Émile Goué nell'Oflag XA Nienburg/Weser e Berto
Boccosi nel Campo franco-algerino di Saïda, il musicista trasformava il trauma della
prigionia in adrenalina da riversare su carta grazie alla capacità di attingere linfa
vitale laddove sembrava prosciugata ogni goccia esistenziale; non un approccio emozionale ma razionale che nei Campi si è solidificato riscattando prigionia e deportazione sofferta da uomini e donne di qualsiasi appartenenza sociale, religiosa e nazionale.
Da Ghetti, Lager e Gulag giungono migliaia di opere, il materiale disperso e ritrovato
Da Ghetti, Lager e Gulag giungono migliaia di opere, il materiale disperso e ritrovato
è più di quanto osassimo prevedere, sono ancora tante le partiture e le fonti
fonografiche da recuperare; questi uomini stavano riparando un mondo spezzato e,
se la Terra non si è ancora disintegrata e se l’Arte ha ancora un profondo senso
sociale, è proprio grazie a Loro.
In virtù del lavoro compiuto negli ultimi decenni a Barletta, la Puglia è il “Google” di
In virtù del lavoro compiuto negli ultimi decenni a Barletta, la Puglia è il “Google” di
questa letteratura; su un’area di mq 10.000 nel sedime della ex Distilleria di Barletta
nascerà la Cittadella della Musica Concentrazionaria (a sostegno economico
pubblico) e il 2025 è finalmente l’anno della svolta...
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per informazioni scrivere a info@fondazioneilmc.it
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per informazioni scrivere a info@fondazioneilmc.it
Grazie per la presentazione del mio ultimo libro, Pietro. Seguo il tuo blog, un caro saluto francesco lotoro
RispondiEliminaauguri per un 2025 di grande lavoro per le tue meritevolissime iniziative
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