sabato 28 dicembre 2024

Manifesto per un Umanesimo Musicale, di Francesco Lotoro

 




Francesco Lotoro
MANIFESTO PER UN UMANESIMO MUSICALE
prefazione di Ugo Volli
ILMC Edizioni
68 pagg. a colori
ISBN 979-12-81998-00-1



Esce MANIFESTO PER UN UMANESIMO MUSICALE, il nuovo libro di 
Francesco Lotoro per la promozione e diffusione della musica creata in 
prigionia e deportazione


Esce il Manifesto per un Umanesimo musicale, nuovo libro di Francesco Lotoro per
la promozione e diffusione della musica creata in prigionia e deportazione
ILMC Edizioni, casa editrice di Barletta e dipartimento editoriale dell’Istituto di 
Letteratura Musicale Concentrazionaria, pubblica il libro Manifesto per un 
Umanesimo musicale. Letteratura musicale concentrazionaria, ricerche e visioni, 
Cittadella di Barletta scritto da Francesco Lotoro con prefazione del semiologo
 Ugo Volli (già docente di Semiotica del testo presso l'Università degli Studi di Torino)..
Il libro fornisce una lettura profondamente alternativa degli eventi più drammatici del
Novecento, meno politica ma ugualmente storica, comprovabile nelle sue fonti, 
umanistica: Ghetti, Lager e Gulag come grandi centrali idroelettriche di intelletto e 
cuore, laboratori di un nuovo Uomo vitruviano.
Trattasi di uno scritto sulla musica concentrazionaria ossia creata in condizioni di 
privazione dei diritti fondamentali dell’uomo dall’apertura del Lager di Dachau alla 
morte di Stalin; ma è altresì un invito a ripensare un’Europa fortemente 
antropocentrica nella quale Cultura e Arte in generale siano motori del benessere
 sociale e dell’economia.
Il nuovo libro di Lotoro è il risultato di ricerche compiute grazie al supporto finanziario
 di Regione Puglia, Claims Conference, Rothschild Foundation Hanadiv Europe e 
Fondation pour la Mémoire de la Shoah. Nella prefazione al libro, Volli scrive che
 “In Ghetti, Lager e Gulag si creavano storie, musiche, pensieri […] lo sforzo di
ricostruzione di Francesco Lotoro sono andati al di là della condizione 
concentrazionaria nel senso convenzionale del termine per estendersi a tutte le 
situazioni in cui la musica è prodotta in condizioni di reclusione: Gulag sovietici, 
carceri, manicomi […] Questo è il tema profondamente artistico e umano che Lotoro
 ci invita a considerare: il ruolo emancipatore della creazione musicale in prigionia 
e deportazione”.
I totalitarismi del secolo scorso hanno causato massacri e catastrofi, le loro guerre
 non furono errori di calcolo politico ma atti pianificati di distruzione territoriale, 
economica e sociale, creare musica fu un’esigenza fisica, intellettuale e spirituale 
dell’uomo; deportazione, internamento, torture e altre forme di costrizione non 
ostacolarono ma incoraggiarono i processi di creazione.
Da Viktor Ullmann nella città-Campo di Theresienstadt a Vsevolod Zaderatsky nel 
Gulag di Magadan passando per Émile Goué nell'Oflag XA Nienburg/Weser e Berto
Boccosi nel Campo franco-algerino di Saïda, il musicista trasformava il trauma della
 prigionia in adrenalina da riversare su carta grazie alla capacità di attingere linfa 
vitale laddove sembrava prosciugata ogni goccia esistenziale; non un approccio emozionale ma razionale che nei Campi si è solidificato riscattando prigionia e deportazione sofferta da uomini e donne di qualsiasi appartenenza sociale, religiosa e nazionale.
Da Ghetti, Lager e Gulag giungono migliaia di opere, il materiale disperso e ritrovato 
è più di quanto osassimo prevedere, sono ancora tante le partiture e le fonti 
fonografiche da recuperare; questi uomini stavano riparando un mondo spezzato e, 
se la Terra non si è ancora disintegrata e se l’Arte ha ancora un profondo senso 
sociale, è proprio grazie a Loro.
 
In virtù del lavoro compiuto negli ultimi decenni a Barletta, la Puglia è il “Google” di 
questa letteratura; su un’area di mq 10.000 nel sedime della ex Distilleria di Barletta 
nascerà la Cittadella della Musica Concentrazionaria (a sostegno economico 
pubblico) e il 2025 è finalmente l’anno della svolta...

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per informazioni scrivere a   info@fondazioneilmc.it

2 commenti:

  1. Grazie per la presentazione del mio ultimo libro, Pietro. Seguo il tuo blog, un caro saluto francesco lotoro

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  2. auguri per un 2025 di grande lavoro per le tue meritevolissime iniziative

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