Da tempo assistiamo all'aununcio di arrivi strepitosi nelle nostre stagioni: Santa Cecilia, in tal senso, si distingue particolarmente. Da anni annuncia concerti diretti dal matusalemme Pretre che poi regolarmente vengono cancellati, facendo venire al suo posto ogni volta un giovane di belle speranze. Perchè continuare con questa tecnica, ben sapendo che Pretre non potrà mantenere il suo impegno, con tutta la buona volontà possibile?
Stesso discorso riguarda Temirkanov e non solo a Santa Cecilia, sebbene con modalità assai diverse, anche per l'età non avanzata del direttore di San Pietroburgo. Si hanno notizie di sue defezioni, dovute a 'importanti motivi di salute' (sarebbe il caso che una per tutte li spiegasse questi importanti motivi di salute) da anni - ne ricordo una quasi alla vigilia del Concerto di Capodanno dalla Fenice, trasmesso in diretta televisiva da Rai Uno,, per la quale arrivò la manna di Kazushi Ono, altrimenti sarebbe stato il casino - e nessuno gli dice che si metta a riposo, si riprenda e poi torni a lavorare tranquillamente. A dirla tutta qualcuno ha ricordato che alcuni anni fa, ai tempi di Mauro Meli a Parma - ora il grande manager si è insediato a Cagliari, per la seconda volta, come il postino del film - il Temirkanov convalescente quando vuole lui ed in piena forma quando nuovamente lo vuole, aveva disdettato Parma, ma subito dopo dirigeva a Vienna. Vienna certamente è molto diversa da Parma, ma a Parma sicuramente lo pagavano meglio che a Vienna, pur di averlo; anche se va detto che mille Parma non valgono una sola Vienna, e va detto anche che i professionisti non fanno questi ragionamenti deliranti.
Ciò detto, basta con gli annunci eclatanti. non si mettano in cartellone musicisti di gran nome che già si sa che non verranno. Ci siamo spiegati?
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