Il sottosegretario allo sviluppo economico, Vicari, una signora - architetto, se ricordiamo bene - insediata nel suo ufficio ma non contenta dell'arredamento ha scritto al sovrintendente del polo museale romano per avere quadri e forse anche sculture in grado di soddisfare il suo sguardo di economista/artista. Non farebbe prima ad andare in un museo a vedere un quadro o una scultura che le piacciono particolarmente, lasciando che possano condividere con lei tale piacere gli eventuali italiani interessati?
Il nuovo ministro Franceschini, che pare non si sia ancora perfettamente ripreso dal problema di salute che ha avuto tempo fa , durante una missione in Friuli, non sembra aver ancora fatto iniziare i lavori a Pompei (anche se non sarà lui di persona impegnato); ma ha trovato comunque il tempo per cercare tre signore per il consiglio dei beni culturali; le ha cercate in tutta Italia, ed anche di diversa estrazione ideologico/politica - essendo emiliano è stato agevolato, per ragioni di appartenenza geografica, nella ricerca per almeno una di esse. Nella prossima legislatura dovremo far approvare dal Parlamento le quote azzurre, nulla a vedere con il partito di Berlusconi, il quale ha dovuto anche lui faticare per trovare alcune giovani signore, ancora disposte, da candidare per le prossime Europee, sulla falsariga di quello che ha fatto già Renzi. Guai a chiamarle 'veline'. sono donne e basta. Intelligenti ed anche belle, che non guasta. E che non guasti, in ambo i sessi, lo dimostra una notizia fresca fresca.
La signora Boldrini, presidente della Camera, ha naturalmente una scorta, anche a seguito di reiterate minacce. Una scorta l'ha anche il suo compagno. Perché? E, come non bastasse, anche sua figlia ce l'ha (perché, ancora una volta?) nonostante non viva in Italia ma nella City.La signorina Boldrini, appena sbarcata a Roma, si è vista accolta da due angeli che l'hanno presa in consegna. Caratteristiche somatiche non disdegnate per aspiranti angeli: bella presenza. Ci risiamo. No, maligni, la Boldrini li vuole di bella presenza, solo per non dare nell'occhio, perché i guardaspalle si riconoscono a distanza.
Abbiamo visto la prima puntata della serie 'Visionari' di e con Corrado Augias, che aveva promesso ai telespettatori, alla fine della passata stagione, di ritirarsi in vacanza a Parigi e che , invece, il direttore di Raitre ha richiamato in servizio, perché unico possibile artefice di novità dal piccolo schermo per la sua rete che propone e ripropone la Tv di Guglielmi, ad eccezione di qualche novità che si rivela quasi immediatamente un disastro. Così non sarà per la trasmissione di Augias. Noiosa, paludata, ideologica e con il conduttore Augias, anche se saccente. Ma in materie come quelle affrontate nella prima puntata forse Augias può ancora non fare brutta figura su tutti i fronti, anche se negli ultimi tempi s'è autopromosso teologo. Del resto - intendiamo con la stessa superficialità - s'era già autopromosso musicologo, come abbiamo visto anche nelle videocassette/lezioni in vendita con Repubblica, alcune delle quali Raitre - la rete di famiglia - ha già trasmesso. Solo per questo siamo fin d'ora in ansia per lui (mentre lui, spavaldo, non lo è) all'idea che in una delle prossime settimane farà conoscere al mondo Beethoven.
Dalle parti della televisione di Stato si dice di una costituenda direzione generale 'per la cultura'. Vi preghiamo evitateci quest'insulto. Piuttosto, e proprio in previsione di tale nuova direzione che preferiremmo non avere, fate ritornare dietro le quinte Marzullo, campione della cultura in TV, che per un periodo non si vedeva, mentre oggi, dimagrito e con le giacche di qualche taglia più piccole, ma con i capelli sempre fluenti - se ci dice qual è il suo parrucchier, col suo permesso, ci andremmo anche noi - è ricicciato, nelle tenebre di Rai Uno.
Galan, a proposito di culura, è stato incaricato dal Cavaliere(ex), al cui servizio ha mosso i primi passi nel lavoro, di mettere insieme per la nuova 'Forza Italia' una squadra di persone del mondo culturale di destra. Lui sì, come è noto, che ha fiuto. Non ha messo, su consiglio di dell'Utri - anche lui vi farà parte? - il celebre ladrone di libri De Caro, amico del Dell'Utri bibliofilo , alla biblioteca dei Girolamni di Napoli? Senonchè questo suo nuovo lavoro in Forza Italia, comincia proprio male, avendo perduto un pezzo da novanta come Bonaiuti che , nonostante le reiterate suppliche di Galan, per ragioni intellettuali e di principio, è passato al nuovo partito di destra/sinistra di Alfano.
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