Alessandra Mussolini ha escogitato un sistema pratico e poco dispendioso per la sua campagna elettorale alle Europee. Candidatura che, detto fra noi, berlusca si poteva risparmiare, avendo la signora già fatto la sua campagna d'Italia da molto tempo, ed essendosi meritata, a seguito della stessa, un riposo domestico. Ed invece il cav ( ex) la costringe e restare sulla breccia. E lei che s'inventa? Si presenterà - ha già cominciato- in televisione ogni volta che la inviteranno - e la inviteranno, c'è da giurarci, molte volte perché chiassona - con un braccialetto luminoso al collo; non le servirà per coprire quel brutto effetto della pelle sul collo che si chiama ' di tartaruga', ma perché si leggerà la scritta luminosa 'Forza Italia'. La candidata ha premesso che quel braccialetto, evidentemente molto estensibile, lo portava un tempo in vita, non ci ha detto cosa vi si leggeva. Perché ha scelto di dirlo a voce, ogni volta che si presenta ad una trasmissione, a quale partito appartiene? se ne vergogna?
'ULisse 2000', 'Frecciarossa' - o come c. si chiama quest'ultimo mensile, sono le inutili pubblicazioni della nostra compagnia di bandiera e di Trenitalia. Noi non ci abbiamo mai scritto neanche una riga, ma le abbiamo sempre avidamente sfogliate nella speranza di trovarvi qualcosa che valesse la pena di leggere e che giustificasse la pubblicazione medesima e i lauti compensi alle articolesse del nostro più inutile ma salottiero giornalismo. Mai che avessimo trovato qualcosa di interessante. Ora la nuova Alitalia rifà il look alla sua rivista, affidandola ad una società, il cui capitale sociale è inferiore di molto a ciò che costa un singolo numero della sua rivista, per farci cosa non si sa. Secondo noi nulla, come sempre., mentre la compagnia di bandiera, nel frattempo, deve licenziare e essere venduta ad un compratore orientale.
Nel caso poi della rivista di Trenitalia, se non andiamo errati, nel colophon un solo cognome compare più volte. Non crediamo di ricordar male; questo stile 'famigliare' è assai diffuso. Lo abbiamo segnalato molto tempo fa, a proposito dell'agenzia 'angeli' affidata ad una grande giornalista (Paola Severini), che naturalmente vi ha chiamato a scrivere anche due suoi figli, nati Guidi, corrispondenti da Parigi e New York. Non sarà che gli angeli - gli stessi dell'agenzia - li mantengono agli studi?
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