Leggiamo sul Corriere - nel dorso 'romano' - l'annuncio di un concerto alla IUC, il cui testo non è che la riproduzione esatta del comunicato inviato nelle redazioni dal solerte ufficio stampa, che di mestiere fa anche il critico musicale, scrivendo,perciò, anche delle stesse associazioni per le quali si occupa di fare pubblicità giornalistica, come addetto stampa - ma per ora sorvoliamo su tale diffusissima anomalia.
Leggiamo:" I Turchini di Antonio Florio oggi alle 17.30 nell'Aula Magna della Sapienza in apertura della stagione della IUC.Valentina Varriale soprano,Giuseppe De Vittorio tenore, con la direzione di Florio, proporranno ' Opera seria e opera buffa nei teatri napoletani del XVIII secolo'. Nel Settecento Napoli non soltanto fu la capitale italiana dell'opera, ma conquistò con le sue opere anche l'Europa,dal Lisbona a San Pietroburgo. Ancora nell'Ottocento Stendhal era follemente innamorato delle opere 'buffe' napoletane. Il fascino di quella musica è ancora attuale: ad eseguirla saranno stasera I Turchini, da oltre 25 anni ambasciatori della musica napoletana del Sei-Settecento. Al loro attivo la riscoperta di molte opere dimenticate, circa quaranta incisioni discografiche e centinaia di concerti in Europa, America e Asia. Accanto a compositori celebri come Giovanni Paisiello, si ascolteranno i quasi totalmente dimenticati Michel Angiolo Faggioli, Nicola fiorenza, Pietro Marchitelli, José De Nebra e Giuseppe Petrini. Info.06.3610051. Senza firma.
Cambiamo giornale e leggiamo, dello stesso concerto, dal Messaggero: " Alla Sapienza canta e suona la Napoli del Settecento.Il protagonista del concerto di oggi alle 17.30 per la IUC è il complesso I Turchini diretto da Antonio Florio. Con loro sul palco ci saranno il soprano Valentina Varriale e il tenore Pino De Vittorio, in un programma intitolato 'Opera sera e opera buffa nei teatri napoletani del XVIII secolo'. Il fascino di quella musica è ancor oggi irresistibile, soprattutto se ad eseguirla sono I Turchini. Da oltre venticinque anni ambasciatori della musica napoletana del Sei-Settecento nel mondo, questi musicisti hanno all'attivo la riscoperta di molte opere dimenticate,circa quaranta incisioni discografiche e centinaia di concerti in Europa, America e Asia. Accanto a compositori celebri come Giovanni Paisiello si ascolteranno i quasi totalmente dimenticati Michel Angelo Faggioli, Nicola fiorenza, Pietro Marchitelli,Josè De Nebra e Giuseppe Petrini.
Grazie a I Turchini a a Florio rivivranno l'irrefrenabile vivacità della tarantella a due voci di Faggioli, il divertentissimo ritratto satirico del Pajetta presuntuso ancora di Faggioli, i pepati bisticci dei due protagonisti dell'intermezzo Graziello e Nella di Petrini". Firma L.D.L. Fine dell'articolo del Messaggero
Dunque sul Messaggero cambiato inizio e fine, la parte centrale della presentazione, la più lunga, è esattamente la stessa del Corriere. Deduzione. Uno stesso giornalista scrive per le due testate, oppure il Corriere e il Messaggero hanno riprodotto PIGRAMENTE e VERGOGNOSAMENTE il medesimo comunicato, solo che il Messaggero ci ha messo la solita sigla:L.D.L - che starebbe per LIBERI DI LEGGERE, sottinteso: da noi, sul Messaggero, oppure su qualunque altro giornale, Corriere compreso, che a volte, usa la medesima tecnica del Messaggero. Non abbiamo più La Repubblica dei giorni scorsi, l'abbiamo già buttata via, perchè sicuramente avremmo potuto aggiungere alla lista dei copioni dichiarati o anonimi anche l'altro quotidiano, che solitamente firma i pezzi di presentazione di 'classica' con una sigla: G.D.A. ( (GUARDA - DAI !- ALTROVE!).
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