-Pronto?
-Sì.
-La IUC?
-Dica.
-Quanto costa?
- Dipende.
-Siamo in quattro.
-Va bene, ma deve dirmi se pregiati o no.
-Nè pregiati, nè popolari. Una via di mezzo. Quanto pago? E, poi, quando occorre pagare?
-Le va bene il 16 dicembre?
-Sì, benissimo. Ma quanto mi costa?
-Attenda, mi faccia fare due calcoli
-Se si tratta di pregiati, fa 100 Euro; se invece, meno pregiati ma non popolari, come lei mi ha detto, allora scendiamo a 60 Euro.
-Pensavo molto di più.
-Perchè?
-Mi avevano detto che avrei pagato molto di più, invece devo ammettere che tutto sommato, i prezzi mi sembrano calmierati; ed io che stavo già per fare una filippica, a telefono, contro il governo ladro.
-Allora, mi dica se pregiati o no.
-Facciamo pregiati.
-Bene, a che nome? Mi faccia lo spelling, non ci sento bene.
-Sì, volentieri.
-Grazie, passi entro il 15 al botteghino a ritirare i suoi quattro biglietti per il concerto del 16 dicembre. Le rammento che avrà luogo nell'Aula Magna dell'Università, per la IUC. Grazie per averci scelto
- Danno un concerto omaggio. Che strano!
Fine della telefonata.
Dopo l'invenzione della nuova tassa sugli immobili dell'attuale governo, la IUC - Imposta Unica Comunale - la telefonata, da noi inventata, potrebbe essere non del tutto improbabile, se digitando IUC, come tassa sugli immobili, la rete desse un recapito telefonico di un'altra IUC, più antica e meno ingloriosa di quella governativa, e che sta per Istituzione Universitaria Concerti.
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