domenica 10 novembre 2013

Brevi.Dalla Biennale alla filarmonica romana;Daniele Abbado; Luigi Piovano; Mazzoznis, De Vivo

Venezia chiama Roma. La Biennale di Venezia e l’Accademia Filarmonica Romana, che hanno già  in comune il Presidente, Paolo Baratta, sono legate anche da un filo musicale che si concretizza nell’attribuzione di un ambìto riconoscimento alla Biennale Musica. I vincitori del Leone d’argento 2011:  l’ensemble ‘Repertorio Zero’(  è sparito dalla circolazione?) e, nel 2012, il ‘Quartetto Prometeo’ ( da anni sulla cresta dell’onda e sempre con identico impegno in favore della musica contemporanea), ‘pagano pegno’ in certo modo alla Filarmonica romana, dove  vengono eletti ensemble ‘residente’ per la stagione immediatamente successiva a quella  del riconoscimento veneziano.
 Daniele Abbado si è lamentato perché il suo contratto di direttore dei ‘Teatri’ di Reggio Emilia, dopo undici anni di  direzione è stato rescisso. E dà la colpa al sindaco  del PD, al quale imputa una netta chiusura nella politica culturale. Il sindaco se la prende. Ed anche noi. Ma perché Daniele Abbado, come molti altri, deve essere direttore ‘per l’eternità’? Se, prima di lui , non avessero interrotto la collaborazione con un altro, lui non sarebbe arrivato. O forse pensa che per uno con  un cognome  come il suo - dal quale deve sempre difendersi perché a suo dire non l’aiuta. Suvvia Daniele, non esageriamo!- undici anni di direzione sono  ancora pochi; e che comunque a dire ‘vado via’ deve essere lui, e nessun altro? staremo ora a vedere chi andrà al suo posto, perché solitamente le cose vanno sempre peggio. Semmai questo è un problema; non la sua ulteriore permanenza a Reggio Emilia. Al suo posto ci è andato Gabriele Vacis: un nome prestigioso. Daniele Abbado ha qualcosa da dire?
 Talvolta ci si accanisce su alcuni musicisti sconvolgendo, senza ragione, la loro vita e forse (lo temiamo), danneggiandoli nell’esercizio della professione. Come nel caso di Luigi Piovano, ottimo violoncellista, spesso collaboratore  di Pappano, primo violoncello solista dell’Orchestra di santa Cecilia,  nonostante faccia già tante cose all’infuori del suo incarico a Santa Cecilia, ultimamente , nel giro di poche settimane , l’hanno nominato direttore dell’Orchestra di Roma Tre, dell’Orchestra della Magna Grecia e direttore ospite principale o qualcosa di simile dell’Orchestra sinfonica abruzzese. Ce la farà?
 Al superaffaticato Cesare Mazzonis, dopo essere andato in pensione alcuni anni fa dal Maggio Musicale Fiorentino, gli tocca aggiungere ai già numerosi suoi incarichi, fra i quali  quello di direttore artistico dell’Orchestra nazionale della Rai, quello di direttore artistico della  Accademia Filarmonica Romana, al termine dell’incarico del direttore-critico musicale  Sandro Cappelletto.
 Infine, a Napoli, il Teatro San Carlo ha finalmente il direttore artistico che si merita, e che ha a lungo cercato: Vincenzo De Vivo, personalità notissima negli ambienti internazionali, dalla solida formazione musicale, oltre che studioso insigne - come attestano i suoi numerosi saggi, usciti su prestigiose riviste internazionali relativi al melodramma dell’Ottocento, ma anche del Settecento, del Seicento e perfino del Novecento.



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