Ieri è morto all'età di 96 anni il cardinale Domenico Bartolucci, accademico di Santa Cecilia e direttore perpetuo della Sistina, almeno fino al 1997. Noi lo ricordiamo ancora come nostro professore al Pontificio Istituto di Musica Sacra a Roma. Ne hanno dato l'annuncio la Radio Vaticana e la fondazione che porta il suo nome. Negli ultimi mesi il cardinale musicista - risarcito da Benedetto XVI, con l'elevazione a cardinale, della sua 'cacciata' dalla Sistina ad opera di Giovanni Paolo II, per metterci un musicista senz'altro molto meno noto di lui ma forse più malleabile di lui in materia di musica popolare ( leggi: brutta, in questo caso!) in chiesa - si era fatto più volte vivo.
Due lunghe lettere dettagliatissime e feroci contro la gestione dell'Accademia di santa Cecilia, guidata ormai da millenni dal saldissimo Bruno Cagli, al quale più direttamente imputava 'voto di scambio' ed altro, come denunciato qualche mese fa in un documentatissimo articolo de 'Il fatto Quotidiano', per il quale non ci sembra ci siano state smentite o rettifiche da parte dell'interessato. Il vecchio cardinale andava a mettere il dito su diverse piaghe nella gestione dell'Accademia, piaghe che non stiamo ora a riaprire, in occasione della sua morte.
Vogliamo soltanto dire che se, ad oggi ,l'Accademia di Santa Cecilia per il suo socio di più lunga data non ha ancora pubblicato un doveroso necrologio e forse non lo pubblicherà neanche nei prossimi giorni, l'Accademia che non è impersonale ma è fatta di accademici, con uno di loro al comando, si dimostra davvero MESCHINA.
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