Con una nota dell’ottobre 2011, il Ministero dell’Economia ha
informato l’opinione pubblica che i parlamentari, non essendo lavoratori
dipendenti, ma neanche lavoratori in tutti i sensi, bensì titolari di “cariche pubbliche”, non sono tenuti a pagare il
contributo di solidarietà, richiesto a tutti gli altri cittadini che guadagnano
meno di un terzo di ciò che gli italiani
titolari di cariche pubbliche rubano al resto del paese.
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