I giornali , tempo fa, ci hanno
fatto conoscere un altro eroe del nostro tempo: Giuseppe Saggese, un ometto con fallimenti societari alle spalle,
promosso titolare di ‘Tributi Italia’ che, per conto di 400 Comuni, riscuoteva i tributi che poi versava - avrebbe dovuto versare! - ai
rispettivi Comuni. Senonchè, raccontano
i giornali, che Saggese fosse chiacchierato lo sapevano tutti, compresi coloro
che l’hanno fatto entrare in contatto con le varie amministrazioni comunali. Ma
si è saputo anche che Saggese ha fregato
tutti, tenendo per sé alcune decine di
milioni di Euro che avrebbe dovuto,
invece, versare ai Comuni. Infine,
notizia che ci interessa più da vicino, Saggese finanziò la celebre opera
musicale che passerà alla storia: ‘Maria madre degli umili’ del generale Antonio Pappalardo, dedicata a Madre
Teresa di Calcutta. Non si è saputo, invece, a quanto ammontava il finanziamento,
e neanche se i soldi con i quali Saggese ha finanziato
l’opera caritatevol/musicale, erano quelli dei Comuni, non interpellati per la
destinazione benefica, oppure quelli che si era preso (!) per sé. Perché se l’ha
fatto con i soldi dei Comuni è un conto, se con i soldi rubati è un altro. Saggese, pagando di tasca sua, benchè con
soldi trattenuti indebitamente, faceva un’opera buona (in favore del
generale) e chiedeva implicitamente di essere perdonato per il peccato perpetrato
a danno di tutti gli umili italiani, non compresi fra quelli tanto amati da
madre Teresa, e di cui cantava nella sua
opera il generale Pappalardo.
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