Peschiamo nella 'Posta' di Repubblica' la lettera del sig. Mario Pompa ( roma) il quale scrive testualmente: " come è noto, nel 2013 ricorre il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, una delle maggiori glorie nazionali. E' un tripudio di rappresentazioni di opere verdiane, nei più importanti teatri italiani (e non solo) per rendere omaggio al nostro grande compositore. La Rai, invece, ha dato l'ennesimo esempio di come la tv di Stato tratta la cultura.Una delle più belle opere di Verdi, 'Il Trovatore', nella versione della Scala, diretta dal maestro Riccardo Muti, e interpretata dai migliori cantanti, è stata relegata alle ore 1 e 30 circa nella notte fra domenica 28 e lunedì 29 luglio. I dirigenti Rai hanno a disposizione ancora 5 mesi per farsi scusare programmando in ore decenti un'opera verdiana". I dirigenti Rai, caro signor Pompa non si scuseranno perchè convinti di non essere tenuti a farlo, per non aver commesso 'fallo'. Se sono analfabeti in fatto di musica come e più di tanti altri italiani, se della musica non importa assolutamente nulla a loro, perchè dovrebbero scusarsi?
Da quasi dieci anni andiamo supplicando di far tornare in tv, almeno d'estate, sulla tv generalista, una trasmissione simile a 'All'Opera!', o quella stessa trasmissione, andata in onda con ottimi risultati per sei estati consecutive, nella quale c'è almeno una quindicina di titoli verdiani pronti per essere rimessi in onda con grande soddisfazione del pubblico italiano che ama il melodramma, un pubblico che esiste in Italia (come dimostrarono i dati di ascolto di quella bella trasmissione condotta da Lubrano su Rai Uno) ed è scontento dell'attuale situazione. D'estate tornano regolarmente tante trasmissioni che d'inverno dormono, ma spazio per 'All'Opera!' non ve ne è; o meglio il responsabile del settore cultura della Rai, l'ineffabile Gigi Marzullo, non è riuscito a trovarlo.
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