Vogliamo rivolgere una domanda al direttore di
Repubblica, Ezio Mauro, che di domande in
questi ultimi anni ne ha rivolte tante a Berlusconi, lamentandosi di non ricevere mai
risposta, nella speranza che a questa nostra, semplice semplice, arrivi quella
risposta che alle sue non è mai arrivata. Ci spiega come mai gran parte dei suoi critici musicali svolge
anche parallelamente attività di direzione artistica, ponendo in atto una
conflitto di interessi grande come una casa? Naturalmente non ci venga a dire
che nei momenti più delicati gli animi più nobili devono impegnarsi, come
accadde a Schumann, Debussy- che è ciò che ci rispose anni fa ad una analoga
domanda Duilio Courir; perché se sarà questa la sua risposta, non mancheremo di rispondergli con una sonora risata. I nomi,
non è necessario che glieli facciamo noi, perchè nel suo giornale sono quasi
tutti a lavorare, per tale doppio
incarico, in continuo perpetuo conflitto di interessi. Conflitto di interessi che proprio un giornale
del suo gruppo ( L’Espresso) denunciò - anzi ne fece una campagna - allorchè
Marco Molendini del Messaggero ebbe un incarico di consulenza all’Opera di
Roma, da Gianpaolo Cresci. Molendini dovette rifiutarlo .
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