Troppi galli (e galline) a cantare in questi giorni sulla cosiddetta decadenza di Berlusconi e sulla sua ineleggibilità. Noi un'idea, dalla parte di Berlusconi, ce la siamo fatta. Innanzitutto si ha l'impressione che tutti possano prendere parte al voto per la sua decadenza da senatore, dimenticando che esiste una Commissione in Senato che deve valutare la situazione dopo di che proporre il voto dei senatori. Chi è certo che tutto questo andrà nel senso in cui vogliono i 'comunisti'- come affettuosamente li definisce Berlusconi - è meglio che aspetti a cantar vittoria. E se poi la Commissione del Senato ritenesse che il cosiddetto reato di Berlusconi tanto grave non è e che si può ritenere lavato con la punizione, ancora da quantificare, che fanno i 'comunisti'?
Se la 'Legge Severino', alla quale si fa costante riferimento nel nostro caso, riguarda la corruzione c'è qualcuno che può sostenere in tutta coscienza che Berlusconi ha a che fare con detta corruzione? Il suo è un reato di natura 'fiscale' che si sana con multe, qualche giorno dietro le sbarre di un penitenziario o delle finestre di casa, e basta.
Sempre in quella legge sarebbe contemplata la ineleggibilità di Berlusconi, o la sua interdizione ecc... ecc... Ci meraviglia vedere che nessuno prende in considerazione il fatto che quella legge, votata dal Governo Monti, alla fine dello scorso ottobre, non fu mica votata da Berlusconi; il quale non riguardandogli, andò tranquillo a Montecatini per una visita ortopedica. Dunque come si fa ad applicare ad un parlamentare una legge che egli stesso non ha votato, perchè estraneo al contenuto della medesima, avendo la coscienza a posto e non potendo mai essere imputato di 'corruzione' nel presente e nel futuro?
E' bene perciò che chi sarà coinvolto in tali delicate decisione mediti su questi argomenti che sono, giuridicamente, di grande rilevanza.
Se non ne è convinto può sempre domandare alla costituzionalista Mariastella Gelmini, laureatasi brillantemente presso l'Università delle Calabrie.
E se poi volesse, prima ancora di decidere, riflettere anche sugli scenari futuri, chieda a Sandro Bondi e signora, ambedue parlamentari con botta di 40.000 Euro circa al mese - che ha messo sull'avviso la nazione italiana sulla possibile guerra civile. Si sa che Bondi non dipinge questi terribili scenari per interessi strettamente personali, suoi e della sua attuale signora, bensì per il bene della nazione. E' bene precisarlo, perchè qualcuno già va dicendo , sottovoce: dove li trova 40.000 Euro al mese Bondi (e signora), se fallisce Berlusconi?
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