venerdì 27 luglio 2018

Mattarella in difesa della bambina rom colpita da un deficiente. Salvini e la Raggi tacciono. Perché la bambina è rom?

C'è voluto Mattarella. Nè Salvini, quello che si dichiara sempre 'padre' nè la sindaca Raggi, 'amore di mamma' che porta suo figlio  in Campidoglio,  hanno detto una sola parola pubblica a favore e per solidarietà alla povera bambina, di poco più di un anno di età, ferita in maniera grave da un deficiente che dal balcone di casa , all'ottavo piano, ha sparato con un fucile  ad aria compressa, al quale aveva apportato alcune modifiche ed anche messo un cannocchiale di precisione.

Eppure Salvini e Raggi, e non solo loro ma Salvini più di tutti in assoluto, ogni giorno ed anche più volte al giorno sparano comunicati e tweet imdecenti a più non posso. Ora che per una volta potevano riscattare questa loro vita politica inutile di incapaci, hanno perso l'occasione.

Per l'appartenenza alla etnia rom della bambina? Se fosse questa la ragione sarebbero due  delinquenti e razzisti. Da chi ha responsabilità di governo nazionale o cittadino non ci si attendono comportamenti tanto squallidi, a soli fini elettorali.

Comunque nessuno, come loro due, ha detto qualcosa a favore della bambina, nè si è recato all'Ospedale Bambino Gesù per informarsi - almeno per finta! - delle condizioni della bambina che potrebbe perdere l'uso delle gambe, a causa del gesto dell'imbecille.

Il quale si è giustificato dicendo che stava provando il fucile 8(che però aveva comprato molti mesi prima). Perché  puntare verso il basso? e perché ha beccato la bambina? non poteva sparare in alto, o magari - perché no? - puntarselo in bocca lui stesso e premere il grilletto?

Qualcuno ha cercato la causa nelle vicinanza di un insediamento rom che non ha rapporti civili con gli abitanti della zona. C'entrano qualcosa in questo Salvini o la Raggi?

 Permetteteci ora  di soffermarci su un aspetto particolare dell'imbecille. del quale i giornali hanno rivelato identità, età anagrafica ( quella mentale non è risultata calcolabile), impiego precedente e  la sua attuale condizione di pensionato. Il suddetto - hanno scritto i giornali  - ha 59 anni, è un ex dipendente del Senato della Repubblica, settore amministrativo, ed è in pensione.
 Per tutti questi fattori ci rivolgiamo al governo del cambiamento ed in particolare alla presidente Casellati così ligia alle leggi che per la revisione dei vitalizi attende un parere legale che non comporti ingiustizie nei confronti dei poveri ex senatori.
 Dunque il nostro imbecille era dipendente del Senato- dove i lauti stipendi si giustificano con le qualità delle persone assunte - ed è già in pensione nonostante abbia appena 59 anni.
 Che aspettano a cancellare questi assurdi privilegi? E poi un consiglio a Salvini. Apra un ufficio al Senato e lì faccia sfilare i candidati alle varie mansioni, ogni volta che c'è un nuovo concorso, esattamente come sta facendo con i candidati Rai. Sicuramente  al suo esame, non sappiamo alla Rai ma al Senato non passeranno altri imbecilli. O no?

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