mercoledì 23 aprile 2014

Roma e 'La Roma' di Eleonora Abbagnato. E Muti resta a guardare o sta meditando l'abbandono?

Eleonora Abbagnato,  l'incantevole ballerina ed étoile dell'Opéra di Parigi, aveva già manifestato, mesi fa, l'intenzione, anzi il desiderio ardente di  lavorare all'Opera di Roma, come direttrice del Corpo di ballo, posto occupato  da van Hoecke, per decisione di Riccardo Muti,  ancora per il 2014. Oggi l'étoile è stata vista in Campidoglio, a colloquio con Marino. Nel corso dell'incontro, ha fatto sapere il sindaco, la Abbagnato ha dichiarato la sua disponibilità a collaborare con la città di Roma, giacchè suo marito collabora con 'La Roma', ed ambedue - ma più per il  lavoro del marito che per il suo futuro eventuale incarico - abitano a Roma, mentre prima l'étoile abitava a Parigi, lei siciliana come Marino, dove aveva compiuto i suoi studi e la prima parte della sua carriera, se ricordiamo bene.
 Ha le carte in regola la Abbagnato per proporsi come direttrice del Corpo di ballo dell'Opera di Roma, la cui compagnia recentemente è stata prosciugata di un buon numero di ballerini, che saranno in parte sostituiti in settembre, stando alle promesse fatte di recente da Fuortes? Non sarà che Fuortes sta pensando, con Marino, di mettere mano ad un cambio radicale  nella struttura e nel vertice del corpo di ballo dell'Opera?  E Muti è d'accordo con Marino ed anche con Fuortes?
 E' qui il primo problema, al di là delle capacità della étoile Abbagnato di proporsi come direttrice del corpo di ballo': Muti, cioè, accetterà che il suo protetto Micha van Hoecke - come del resto lo è anche Vlad, delle cui capacità di reggere un grande teatro nessuno ha chiesto conto all'inizio del suo mandato, per lui garantiva Muti e questo bastava! - venga disarcionato  per far posto alla bella e brava étoile Abbagnato, ma forse non altrettanto brava per il ruolo di direttrice? Il 'metodo renzi', o 'della rottamazione' (finora tenuto fuori dalle grandi istituzioni culturali e musicali in primis, dove l'età ha un qualche peso in fatto di esperienza e notorietà, sebbene  i giovani vengano coccolati, qualche volta senza ragione) entra anche nelle fondazioni liriche e nei corpi di ballo?
 Due domande, spontanee - come diceva Lubrano:
1- Ammesso e non concesso che la Abbagnato ottenga da Marino ed anche da Fuortes, l'incarico che desidera 'ardentemente' ( quanto ardentemente?), quando il suo compagno da 'La Roma' dovesse cambiare squadra, lei chiederà di essere trasferita da 'Roma' ad altro corpo di ballo, magari sparando che lei a Roma non si è trovata bene?
2- Non sarà il primo timido segnale del disimpegno di Muti dall'Opera di Roma? Muti accetterà mai che un suo protetto venga sostituito da altri? E, a seguire, che anche il suo direttore artistico  possa fare la stessa fine, sostituito  da  qualcuno del giro di Fuortes, sulla cui fortuna e capacità professionali grava, già ora, un punto interrogativo grande quanto una casa?

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