Nastasi lascia definitivamente la direzione generale dello Spettacolo dal vivo del Ministero per i beni e le attività culturali - Dio sia ringraziato! - retto dal suo compare Franceschini. Ed ambedue hanno concordato un bel regalo di fine mandato,destinataria la biblioteca della città di Renzi (può il premier pensare anche alle biblioteche? ma che gliene frega?). A differenza di Nastasi, Franceschini dobbiamo ancora tenercelo; ma forse dovremo tenereci anche Nastasi, che ora si è stabilito ad un tiro di schioppo dallo studio del presidente Renzi che potrà consigliare - MALAMENTE - anche quando non venga richiesto, sulla materia che ha maneggiato con scarsa cura e sconsideratamente per molti anni nel ministero, sconsigliando Urbani, Rutelli, Buttiglione, Galan, Bondi, Ornaghi, Franceschini: una schiera di ministri, campioni, ed eroici difensori della cultura che tutto il mondo invidia all'Italia.
Per fermarci solo agli ultimi regali che Nastasi ha fatto al mondo dello spettacolo, complice Franceschini, è il decreto attuativo della Legge del luglio 2013 ( allora c'era Bondi), che stabilisce i nuovi criteri che regolano il FUS; la disposizione - non sappiamo se ancora valida - secondo la quale i dipendenti della fondazioni piriche italiane non possono esercitare la libera professione di musicisti - il senso della moralità professionale del Nastasi, che crea un posto alla sua mogliettina, la 'giulietta' Minoli al Museo del Teatro San Carlo di Napoli, da lui creato nel periodo di commissariamento - ubbidisce a tale moralità; e l'ultima trovata relativa al FUS, l' erogazione del quale è affidata ad un algoritmo, barbaro ed assassino. Bastano questi pochi cenni per avere il quadro dell'azione cosiddetta moralizzatrice, per Nastasi riformatrice ma devastatrice per lo Spettacolo, che Nastasi ha messo in atto al Ministero, come si vanta di aver fatto nella lettera di ringraziamento a Fontana, presidente Agis, e suo consigliere prezioso, ringraziamento e saluto al momento di lasciare l'incarico. Alla quale lettera Fontana certamente non risponderà con analogo ringraziamento perchè se dovesse dire il vero dovrebbe scrivere una lettera di liberazione, da Nastas: una vera manna per il mondo dello Spettacolo, sempre che Franceschini non vada a cercarsi uno ancor peggio di Nastasi - in Italia ve ne sono tanti e tutti aspiranti a qualche poltrona.
Da tale corrispondenza di 'distruttivi sensi' fra Nastasi e Fontana, Franceschini s'è sentito tagliato fuori ed ha reagito per dire ai due : voi NON SAPETE CHI SONO IO, SONO IO IL MINISTRO, nè Nastasi, nè Fontana. E perciò vi faccio vedere che esisto, rendendo noti i nuovi organici delsettore delle grandi biblioteche pubbliche, come le due 'Nazionali' più importanti ( Firenze e Roma) un settore retto dalla sodale Rummo, mandata a risanare il MAXXI della parente acquisita di Nastasi, Melandri, dotandolo immediatamente di un finanziamento speciale, mentre non trova i soldi per pagare il minimo sindacale di custodi e bibliotecari per mandare avanti queste biblioteche che conservano la memoria storica e culturale del nostro paese e dei suoi saperi che hanno reso celebre l'Italia. No, i soldi per la biblioteca di Firenze non ci sono, e il suo direttore deve ringraziare me - fa sapere Franceschini, il MINISTRO CHE NON C'E' - se ho trovato 120.000 Euro per i nuovi acquisti.
Questo è Franceschini che poi si sbraccia e protesta contro i suoi sodali dell'ISIS che distruggono musei e siti archeologici, mentre lui non è ancora riuscito a regolarizzare neanche la normale attività di Pompei.
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