In questi giorni si legge sui giornali la programmazione della incipiente stagione concertistica della IUC, che sta per' Istituzione Universitaria dei Concerti', fondata dall'Ing. Oreste Fortuna, ben oltre mezzo secolo fa, proseguita da sua moglie, Lina, ed ora affidata, dopo la morte della madre, alla figlia, Francesca Fortuna, direttore generale. Insomma la fortuna della IUC si capisce che è quella di avere sempre al vertice un/una Fortuna, come in una qualunque azienda di famiglia. E con lei, un comitato artistico longevo quanto la famiglia.
Oltre la longevità dei componenti il vertice della benemerita istituzione che provvede a fornire un minimo di informazione musicale a studenti, professori e personale dello storico ateneo romano, ha un altro punto in comune: l'assoluta gratuità con cui i componenti il vertice, nel quale siede anche un'altra Fortuna, di nome Altea, forniscono la loro collaborazione. Insomma una sorta di 'caritas' musicale.
Tutti meno uno, il direttore generale Francesca Fortuna che credevamo un fantasma, mentre si è materializzata alla conferenza di presentazione della nuova stagione. Di Lei, Francesca Fortuna, è inutile cercare nella pagina 'amministrazione trasparente' il suo compenso, mentre di tutti gli altri si dice che la loro prestazione è ' A TITOLO GRATUITO'. Anche se poi per alcuni membri una qualche compensazione in stagione c'è.
Ora per sapere, richiesta legittima, prescritta dalla legge, quale sia il compenso di Francesca Fortuna, abbiamo scritto già infinite volte, senza risultato. Certamente la sua direzione generale non è a titolo gratuito, altrimenti il suo nome con la dicitura di rito sarebbe comparso in cima all'elenco di tutti gli altri, compresa la presidente e legale rappresentante , sig.ra Gianna Troiano Stanzani, che conosciamo da moltissimi anni ed alla quale, infine, ci rivolgiamo per vedere accolta la nostra richiesta che è in linea con quanto prescrive la legge relativa alle istituzioni finanziate con denaro pubblico.
La sig.ra Troiano Stanzani non può non ottemperare a tale obbligo di legge che prescrive la 'trasparenza' dei compensi dei dirigenti delle istituzioni.
La Fortuna s'è materializzata alla conferenza di presentazione per lamentare che il Comune di Roma quest'anno non ha deliberato il suo contributo alla IUC; esattamente come noi, da molto più tempo, ci lamentiamo della mancata ottemperanza alla legge che prescrive di pubblico dominio i compensi dei vertici delle istituzioni finanziate con denaro pubblico.
Se non Francesca Fortuna, la sig.ra Gianna Troiano Stanzani, darà finalmente corso alla nostra richiesta pubblicando sul sito della IUC il compenso della direttrice generale dell'istituzione?
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