Elly Schlein accusa il governo: insulti alla Meloni, Nordio e Piantedosi. Tensioni in aula sulla vicenda di Almasri.
Il caso Almasri e le polemiche politiche
Nella giornata del 5 febbraio 2025, le dichiarazioni di Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, hanno suscitato forti reazioni in aula alla Camera dei deputati. Il tema della discussione era la controversa vicenda di Almasri, il funzionario libico coinvolto in un mandato di cattura internazionale emesso dalla Corte Penale Internazionale. Dopo essere stato arrestato a Torino, Almasri era stato successivamente scarcerato e rimpatriato con un volo di Stato, suscitando la reazione di molti esponenti politici, tra cui la Schlein.
Nel suo intervento, Elly Schlein ha subito lanciato attacchi diretti contro la premier Giorgia Meloni e i ministri Carlo Nordio (Giustizia) e Matteo Piantedosi (Interni). Secondo la Schlein, la Meloni non avrebbe meritato il titolo di “presidente del Consiglio”, definendola piuttosto come “presidente del coniglio”. La critica si inseriva in un contesto di forte tensione politica legato alla gestione del caso di Almasri, ritenuto dalla segretaria dem un errore gestionale del governo.
Le accuse a Nordio e Piantedosi
L’intervento di Elly Schlein ha proseguito con accuse precise nei confronti dei ministri. Per quanto riguarda Carlo Nordio, il ministro della Giustizia è stato accusato dalla Schlein di aver parlato “non da ministro”, ma come “avvocato di un torturatore”, riferendosi alle argomentazioni che il guardasigilli ha sollevato a difesa di Almasri. La Schlein ha criticato la posizione di Nordio, che, secondo lei, non avrebbe dovuto esprimersi sul caso in modo così favorevole al rimpatrio del funzionario libico. “Nordio ha detto di non aver avuto il tempo di leggere 40 pagine in inglese, per poi sostenere che le ha lette con così tanta attenzione da scoprire incongruenze”, ha affermato la segretaria del PD, mettendo in dubbio l’imparzialità e la competenza del ministro.
Anche il ministro Matteo Piantedosi non è stato risparmiato dalla Schlein, che ha accusato il titolare del dicastero dell’Interno di non aver gestito la situazione in maniera adeguata. Secondo la segretaria dem, il governo avrebbe dovuto dare maggiore spiegazione riguardo alla fretta con cui Almasri è stato rimpatriato, sollevando dubbi su presunti “motivi di sicurezza” che avrebbero giustificato la sua partenza immediata verso Tripoli. Le domande sollevate dalla Schlein riguardavano l’effettiva necessità di una soluzione tanto rapida, chiedendosi se i vertici del governo si fossero almeno confrontati prima di prendere una decisione tanto drastica.
Il dibattito in aula e le risposte del governo
Il dibattito che si è acceso in aula ha visto il governo rispondere alle accuse di Elly Schlein, ma la tensione tra le forze politiche è rimasta alta. La vicenda di Almasri continua ad alimentare le polemiche, mentre il governo è chiamato a rispondere alle domande sollevate dall’opposizione, con un particolare focus sulla gestione della giustizia e della sicurezza nazionale. La mancanza di Giorgia Meloni in aula durante la discussione è stata un altro punto critico sollevato dalla Schlein, che ha accusato la premier di non rispettare il Parlamento e il paese.
L’assenza della Meloni in un momento tanto delicato ha suscitato ulteriori interrogativi da parte dell’opposizione, che considera fondamentale un chiarimento diretto da parte del capo del governo sulla gestione di un caso che ha sollevato tanto scandalo e preoccupazione internazionale.
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