venerdì 7 febbraio 2025

Tutti i salmi finiscono in gloria. Le celebrazioni a tavola!

 Serata straordinaria a favore dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia al Pantheon di Roma


Cecilia Bartoli ha cantato accompagnata da Les Musiciens du Prince e diretta dal direttore d’orchestra Gianluca Capuano nel Pantheon.
E poi tutti a tavola, sul palcoscenico della Sala grande dell'Auditorium.
Naturalmente era per invitati, scelti fra i rappresentanti del cosiddetto 'generone romano'; alcuni assenti , come Nicola Bulgari che, con il fratello Paolo, aveva dato all'Accademia ( sarebbe meglio dire: a Pappano, di cui è diventato amico fraterno per l'Accademia) una consistente somma di denaro acquistando per se, un posto nel Cda - stando almeno all'elenco dei presenti del Corriere della Sera, cronaca romana.
Notate alcune assenze, ma anche una insolita presenza: Cecilia Bartoli, con il 'suo' ensemble monegasco, diretto dal fedelissimo Gianluca Capuano.
Presenza insolita perchè la Bartoli ha partecipato alle elezioni per la nomina del sovrintendente che succede a dall'Ongaro, risultando non eletta; i 2/3 dei voti - come richiesto per essere eletto alla prima votazione - sono andati a Massimo Biscardi. Insomma sconfitta, viene a rendere gli onori delle armi al vincitore. Ma c'era o no Massimo Biscardi?
La cronista del Corriere non lo cita; forse perchè la serata era anche un modo musical/mangereccio per salutare il sovrintendente uscente dall'Ongaro. il palcoscenico era tutto per lui e solo per lui che finalmente se ne va.
Chi segue questo blog sa bene che noi non siamo mai stati teneri con lui - più volte ne abbiamo raccontato le ragioni. Non ultima quella di averci praticamente tenuto alla larga dall'Accademia. Una mascalzonata di dall'Ongaro che ha voluto così vendicarsi del fatto che noi avevamo raccontato come era arrivato a Santa Cecilia dal trampolino di Radio 3, e come vi era entrato accademico con l'aiutino degli amici scrutatori. (L'episodio ci fu raccontato con dovizia di particolari da Irma Ravinale presente a quello scrutinio e che noi, a nostra volta, la sera stessa che ricevemmo la confidenza, raccontammo per iscritto sia al diretto interessato che a Bruno Cagli che nell'assalto a Santa Cecilia di dall'Ongaro giocò un ruolo non da poco).
Ora siamo contenti che dall'Ongaro va via dall'Accademia, ma ci auguriamo che il suo successore, non si dimostri, in tal senso, peggiore di lui.
P.S.
Si è scritto 'serata straordinaria a favore dell'Accademia di S. Cecilia'. Che vuol dire? Chi ha pagato la suntuosa cena? Gli invitati, pur di esserci? E se, invece, l'Accademia, potrebbe esserle costata la stessa somma che, negli anni passati, ha dichiarato di non possedere per tenere sempre aperta la sua Bibliomediateca?

1 commento:

  1. Caro Acquafredda, come Lei ha giustamente osservato, questa magnifica serata si è tenuta sul palco della Sala Santa Cecilia, e non nel (cosiddetto) foyer. Il perché è presto detto. Nei mesi invernali nel foyer dell'Auditorium, come anche al bar, nei corridoi e perfino nelle toilettes del piano terreno, fa un freddo polare. Non c'è il riscaldamento, le porte sono spesso spalancate e le correnti d'aria non trovano ostacolo. L'umidità proveniente da Villa Glori fa il resto. Gli addetti al botteghino della vendita biglietti last minute, ai controlli e al guardaroba sono costretti a lavorare con delle temperature siberiane. Come gli ascensori e le toilettes, i termosifoni devono essere un'altra dimenticanza di quel genio di Renzo Piano che a distanza di vent'anni dall'inaugurazione di tanto capolavoro i giornaloni non si stancano di osannare.

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