"Per oppositori danneggiano l'economia, è il contrario" Milano, 31 lug. (askanews) - "Gli oppositori sostenevano che i nostri dazi doganali avrebbero danneggiato l'economia, ma i dati dimostrano esattamente il contrario. Ed è proprio il contrario che sta accadendo". Lo ha detto Donald Trump sostenendo che "il Tesoro americano ha incassato 150 miliardi di dollari grazie ai dazi doganali e ne incasserà altri 200 miliardi circa il mese prossimo, raggiungendo importi senza precedenti, siamo onesti". Secondo i dati del Tesoro americano, riportati da France Presse, il governo ha incassato oltre 100 miliardi di dollari di dazi doganali nell'anno fiscale che va da ottobre a giugno. "Questa - ha aggiunto Trump - è davvero l'alba dell'età dell'oro dell'America". proprio quello che stiamo vivendo".
Scontro acceso, Vannacci: “La Palestina non esiste”. Fiore: “Dichiarazioni disastrose”
Le dichiarazioni di Vannacci sulla Palestina scatenano il dibattito politico in Italia, con Fiore che critica duramente la posizione del generale.
La posizione di Vannacci e la reazione politica
Dopo l’annuncio del presidente francese Emmanuel Macron sul riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina, accolto positivamente da Inghilterra e Vaticano, in Italia si registra una posizione nettamente diversa. Il generale Roberto Vannacci, esponente della Lega, ha dichiarato la propria contrarietà alla proposta, affermando che “la Palestina non esiste” e citando l’ex presidente statunitense Donald Trump a sostegno della sua opinione.
Parole che hanno suscitato sorpresa nel panorama politico italiano, in un momento storico in cui gran parte della comunità internazionale guarda al conflitto in Medio Oriente con crescente preoccupazione. Sul tema è intervenuto Roberto Fiore, che non ha risparmiato critiche al generale.
Fiore: “Dichiarazioni politicamente disastrose”
Intervistato sul caso, Fiore ha espresso un giudizio netto sulle parole di Vannacci:
“Gianfranco Fini iniziò il suo tramonto con la visita a Gerusalemme e le famose frasi a proposito del ‘male assoluto’. Vannacci ha finito la sua carriera politica con le disgraziate dichiarazioni a proposito di Israele”, ha affermato.
Secondo Fiore, da un generale ci si attendono competenze di politica, geopolitica e storia che evitino “strafalcioni con conseguenze politiche disastrose”. Il leader sottolinea come negare oggi il diritto dei palestinesi a una patria significhi porsi contro il diritto internazionale, la posizione dell’Europa e, soprattutto, contro la linea della Santa Sede, che orienta miliardi di cristiani nel mondo.
Il confronto con la Prima Repubblica
Fiore ha poi tracciato un paragone con la classe politica italiana del passato:
“La Prima Repubblica in Italia, pur con le sue colpe e l’aggancio agli Stati Uniti, ebbe posizioni apertamente filopalestinesi”, ha ricordato, citando figure come Giulio Andreotti, Aldo Moro e Bettino Craxi.
Il politico ha rievocato episodi storici come la vicenda di Sigonella, quando Craxi si oppose agli Stati Uniti, e il cosiddetto “lodo Moro”, che apriva a una linea di dialogo con la resistenza palestinese. “Ricordiamo le parole di Andreotti: ‘Credo che ognuno di noi, se fosse nato in un campo profughi e non avesse da cinquant’anni nessuna prospettiva da dare ai figli, sarebbe un terrorista’”, ha aggiunto Fiore, evidenziando la distanza tra la politica di allora e quella attuale.
Ranucci punta ancora il dito contro il governo: "Report denunciato dal capo di Gabinetto di Meloni"
Sigfrido Ranucci è tornato sui social, dopo essersi lamentato della decisione della Rai di imporre la cessione di responsabilità della firma su documenti di natura amministrativa del vicedirettorem in allineamento alla normativa aziendale relativa alla segregazione di responsabilità a cui tutti i programmi della tv pubblica sono sottoposti. Questa volta ha annunciato tramite Facebook di aver ricevuto una "denuncia" da parte di Gaetano Caputi, capo di Gabinetto del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la sua trasmissione.
"Il motivo è quanto abbiamo raccontato nell'inchiesta sul presunto ruolo del governo nella scalata di Monte Paschi su Mediobanca, realizzata da Giorgio Mottola. La denuncia si aggiunge a quelle che abbiamo ricevuto in questi anni di governo: quella dell'intero partito di Fratelli d'Italia, quella del Presidente del Senato Ignazio La Russa, quella dei suoi figli", scrive Ranucci, facendo l'elenco delle querele che sono arrivate al programma. "Poi c'è quella di Giorgetti ministro delle Finanze, quella di sua moglie e della sorella della moglie. Ci sono le varie denunce del ministro Urso, quelle di Maurizio Gasparri, di Daniela Santanchè e del suo ex compagno e, quella della sottosegretaria Rauti, poi le due della Famiglia Berlusconi e della Fascina. Report va in onda su Rai3 ogni domenica alle 21".
Nonostante il Partito democratico ultimamente sembrava distratto su questioni importanti e centrali, in questo caso ha ritrovato la voce per mezzo di Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria del partito ed europarlamentare, il quale con una nota ha dichiarato: "Mai e poi mai contro Report. Mai e poi mai contro chi fa giornalismo d’inchiesta, chi illumina le zone d’ombra del potere, chi pone domande scomode là dove altri scelgono di tacere". Secondo Ruotolo, quella lista fatta da Ranucci, e da lui ripresa, è "impressionante, degna di uno Stato allergico alla stampa libera. Quando chi detiene ruoli di potere, e non ruoli qualsiasi, ma i vertici dell’esecutivo, decide di rispondere alle inchieste con denunce a raffica, siamo di fronte a un’intimidazione sistematica".