L'operazione 'La Scala va a Malpensa' rientra nel piano di rilancio dell'aeroporto internazionale di Milano, dopo il restyling abbastanza costoso, 30 milioni di Euro, e in previsione dell'EXPO. E infatti l'inaugurazione della sede 'più nuova e più bella che pria', alla presenza di autorità milanesi e governative ( presidente della Regione, Maroni, e ministro Delrio) è avvenuta alla fine di aprile, dunque alla vigilia dell'apertura dell'EXPO.
Al taglio del nastro ha partecipato anche Alexander Pereira, sovrintendente della Scala, con il suo insane progetto di portare l'opera all'aeroporto, convinto da una sua precedente esperienza zurighese, quando portò l'opera alla stazione ferroviaria, riscontrando, a suo dire, grande successo, e forse anche da un probabile consistente finanziamento regionale del Maroni che in teatro non metterebbe piede neanche a calci in culo, ma che a Malpensa ed al suo rilancio tiene molto, come ha detto in varie occasioni.
L'aeroporto milanese è naturalmente molto più grande della stazione ferroviaria di Zurigo, e dunque senz'altro più dispersivo. L'orchestra diretta da Fabio Luisi - che si è prestato ad una simile baggianata - sarà situata da una parte e l'opera verrà rappresentata in diversi altri ambienti, incurante della folla dei passeggeri che vanno e vengono. E comunque siccome gli unici che vedranno l'opera rappresentata ed ascolteranno anche l'orchestra saranno gli spettatori televisivi, c'è da supporre che più di un passeggero in transito si domanderà se a chi ha organizzato tutto questo e agli stessi cantanti, ma anche agli orchestrali ed al direttore d'orchestra, quel filibustiere di Dulcamara non abbia somministrato vino al metanolo che li ha fatti uscire di testa. Altrimenti come si spiegherebbe tutto quel casino che armeranno il prossimo 17 settembre a Malpensa?
Pereira che chiamerà a Milano lo stesso regista che lo ha affiancato nella precedente esperienza alla stazione centrale di Zurigo, assicura che ciò serve per far divertire chi passa da Malpensa ed anche per far uscire La Scala fuori delle mura del teatro.
Secondo il progetto di Pereira, si tratterà di un mosaico con le scene dell'opera ambientate nei diversi spazi dell'aeroporto. Ed ha anche aggiunto che "alla televisione, dal vivo, si vedrà l'opera nel suo insieme. Sarà una serata divertente e una grande sorpresa per i passeggeri, E' IL MODO PER PORTARE LA LIRICA VICINO ALLA GENTE". Davvero? O è solo il frutto dei fumi dell'alccol adulterato che gli hanno annebbiato la mente, a Pereira?
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