Ieri è stato inaugurato sull'appia antica un altro importantissimo sito archeologico, all'interno del quale c'è anche il mausoleo di Romolo. Non ci sbagliamo, vero? Perdonateci, non siamo archeologi.
Chi l'ha fatta l'inaugurazione ? Marino, naturalmente, in compagnia del nuovo sovrintendente Presicce. A far da cornice all'avvenimento, dopo il taglio del nastro, il Coro femminile Aureliano - ci sa tanto che di secondo cognome fa 'sinistra' - ha cantato canti della tradizione popolare romana. Solo degli analfabeti possono mettere insieme cose tanto diverse. E non è l'unico schiaffo alla grande storia romana. Poco distante da lì c'è un altro luogo importante, che ha a che fare con la storia della famiglia dei Quintili, dove da anni viene ospitato un festivalino commerciale, tre o quattro concerti in tutto, di varia umanità e stupidità, sotto l'etichetta che richiama il grande mare nostrum, affidata alle cure pasticcione di un tale che tante volte abbiamo segnalato per i casini che ha combinato qui ed anche in Sicilia, perchè - sia nell'una che nell'altra regione - gli vengono offerti luoghi sacri per la storia e la cultura di questo paese, lasciando che li profani con le sue dilettantesche operazioni.
E, infine, a proposito di festivals. ci stiamo domandando che Fuortes non possa avere una crisi di nervi, causa superlavoro a seguito di superkilometraggio, nel corso di queste vacanze. Perchè? Lui sovrintende contemporaneamente al Festival di Caracalla, come sovrintendente del famoso Teatro dell'Opera di Roma, ancor più famoso da quando ha aggiunto alla sua deminizazione anche quella di 'Capitale'; sovrintende pure al festival 'Luglio suona bene, e Agosto si riposa' ospitato nella Cavea dell'Auditorium ed organizzato da Musica per Roma, di cui lui è amministratore delegato; e, infine, al FestiVAl ( quel VA sta per Villa Adriana, a Tivoli: il festival la famosa villa l'aveva nel destino) di Villa Adriana, organizzato da Musica per Roma, di cui Fuortes è ancora amministratore delegato.
C'erano tempi in cui uno le cose le faceva una alla volta - bei tempi - e poteva farle bene.
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