Il neo ministro della cultura, pur tra tante difficoltà, sembra aver preso veramente a cuore l'incarico affidatogli e non passa giorno che non annunci nuove iniziative, nel tentativo di far le scarpe a Renzi che ogni giorno ne spara una e poi ci mettete un bel pò per tentare di realizzarla.
Un pò di giorni fa ha annunciato che creerà un fondo particolare dal quale attingerà delle somme, come premio di produzione per chi porterà spettacoli di teatro (non ricordiamo bene se fosse solo il teatro interessato al provvedimento) nelle periferie disagiate. Ciò richiama alla mente le iniziative milanesi di Luigi Nono che voleva portare la musica, la sua, nelle fabbriche, per farla ascoltare agli operai che volevano sentir parlare solo di lavoro meno duro e paga più adeguata. Qualche volta abbiamo assistito a queste spedizioni miranti all'acculturazione forzata. Un vero disastro. Piuttosto si spalanchino le porte delle sale da concerto, e dei teatri, si facciano spettacoli pensati ad hoc per un pubblico nuovo, magari offerti gratuitamente, e sempre nei teatri già noti, si dia un bel taglio ai prezzi dei biglietti, sinceramente esosissimi. Non illudiamoci di cancellare i disagi degli inferni di periferia portandovi il teatro o la musica. Forse sarebbe più utile cominciare dalla scuola. Questo sarebbe un provvedimento di sinistra che a noi non piace, s'è capito.
Poi c'è un secondo provvedimento, catalogabile 'di destra'. Quando la destra è più ragionevole. Il ministro raccoglierà tutte le entrate dei vari musei e siti archeologici, ma li girerà poi a ciascuno di quei musei e siti, nella stessa misura delle entrate. Insomma si premierà il museo che ha avuto più visitatori, senza, ovviamente, per questo stiparli nelle sale, nè soffocarli in saune improvvisate.
Apriti cielo. Il ministro, si è detto da molti, dovrebbe raccogliere il frutto delle entrate di ciascun museo ma poi dovrebbe destinarne una quota ai musei più sfortunati e disagiati, defalcandola da quella per i musei più attivi e dunque meritevoli. No, così non va. Questa iniziativa, 'di destra' cosiddetta, ci piace, perchè ci piace che il merito venga premiato, in qualunque campo.
Se poi Franceschini ha un pò di tempo libero, si dia da fare per togliere a Civita, presieduta da Gianni Letta, il monopolio delle biglietterie e di ogni altro acquisto presso i musei ed i siti archeologici più importanti del nostro paese.
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