mercoledì 5 agosto 2015

Presidenza RAI. Si fanno i nomi di De Siervo, Mansi, ma anche delle Caselli, Maggioni, Palombelli... è uno scherzo? NO, Maggioni presidente per Renzi

Il presidente del Consiglio che già ci ha regalato un CDA Rai di basso, bassissimo profilo, di quarta serie per esser chiari, ora ci prova anche con la presidenza RAI, proponendo qualcuno del suo già 'giglio magico', come De Siervo - ex presidente della Consulta, che ha già un figlio in RAI, a capo di RAI.Com, ed una figlia sistemata in Toscana; ambedue evidentemente non bastavano a Renzi che  vuole sempre in ogni caso strafare - il cui nome si fa in queste ore  di trepidante attesa dei nominati estratti dal cilindro magico del premier.
 Ma la tragedia non finisce con De Siervo, che anzi sarebbe il nome più prestigioso e non sarebbe il primo ad esser passato dalla Consulta ( ricordate Baldassarri?), si fanno anche i nomi di quattro o cinque femmine, perchè alle nomine di genere il presidente Renzi tiene molto, augurandosi che la fortuna lo faccia imbattere in un 'altra come la Boschi, Maria Elena naturalmente, il suo asso nella manica, l'unica femmina, oltre due o tre maschi, che contano nel suo governo. E che valgono.
 Circolano i nomi della Palombelli, gradita a Berlusca, signora Rutelli,  dipendente Mediaset - vogliamo per una volta essere seri? lasciatela dove sta che qualche medaglia e non pochi soldi lì se li guadagna - della Mansi, già al MPS, dove ha lasciato il posto a Profumo, una brava amministratrice che naturalmente cosa sia la televisione non lo sa. Ma qualcuno potrebbe dire che anche Gubitosi, che pure è stato il migliore direttore generale degli ultimi anni non veniva dalla televisione. Si fa anche  il nome di Caterina Caselli - a capo della Sugar, anzi proprietaria, il cui figlio, Filippo (non si chiama Filippo?) è il nuovo presidente SIAE; la mammina presidente potrebbe avere da lui qualche sconto sui diritti, o viceversa: il presidente SIAE dalla mammina presidente si potrebbe far pagare prima e meglio: E , infine la Maggioni. Il solito nome della solita giornalista che nonostante la sua ormai lunga carriera di direttore di RAI News 24, ha fatto solo l'intervista ad Assad, il macellaio siriano, e poi si è autoeclissata facendo un  notiziario peggiore di quello di Sky Tg 24 che ha molte meno forze del suo; e della quale almeno noi, salvo che per alcune voci, non sappiamo chi la protegga, chi l'abbia fatta salire così in alto e chi voglia ora farla salire ancora di più. Certe carriere fondate sulle sabbie mobili devono far riflettere, perchè indicare per i vertici una persona professionalmente non così accreditata è un rischio abbastanza grosso, che il premier Renzi vuole comunque correre.
 Si dirà che attualmente al suo posto c'è la Tarantola. Sì, vero, ma la signora era ai vertici di Bankitalia, senza spinte politiche. E' chiaro il discorso?
Ai vertici di una azienda come la RAI- e per vertici si intendono sia il CDA che presidenza e direzione generale, ma sarebbe logico includervi anche i direttori di rete e dei telegiornali- devono mettersi persone innanzitutto competenti  e di altissima professionalità (ai vertici delle rispettive professioni, per dirla tutta)  anche se non proprio nella materia televisiva, mentre i nomi dei candidati di cui si dice non hanno certo queste caratteristiche. Per non parlare dei componenti il CDA, che nelle rispettive professioni certamente non brillano,  e brillano semmai nel servilismo al potente di turno,  dalla cui corte i più provengono  e sono ora dal principe proposti per la promozione pubblica.
Evidentemente la lezione certamente non gloriosa della presidente leghista della Camera Pivetti, meglio la sorella come attrice, che poi s'è data a mille altre professioni ( mantenendo, prima delle generali proteste, alcuni privilegi del suo passaggio dal Parlamento) non ha insegnato nulla. Vogliamo proseguire , il premier Renzi vuole proseguire su questa strada?

 Sì, Renzi ha voluto osare, forzare: Monica Maggioni presidente, gradita anche a Berlusconi. E perciò una delle scelte peggiori. Sarebbe questa la carta segreta. certo era una carta impensabile. Ma ora si sa che, presidenza compresa, il nuovo vertice della RAI è tutto di basso profilo. Ora posso sperare anch'io che mi facciano papa al prossimo conclave, sempre che lo spirito si distragga, spirando da un'altra parte. 
Come il buon senso pare abbia fatto nei riguardi di Renzi, stando a queste ultimissime notizie.

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