Pianoforti 'a coda' e 'verticali' dislocati nelle stazioni ferroviarie italiane e in alcuni aeroporti. Per Roma, a Fiumicino ed alla Tiburtina, stazione del circuito 'grandi stazioni' che sembra un deserto per giunta sporco - per non dire di Stazione Termini, dove ad andarci da soli e di notte o sera tardi c'è da aver paura, perché si è trasformata in un punto di raccolta di disgraziati e sbandati, di ubriachi o anche drogati
Ora si vorrebbe con l'iniziativa 'Santa Cecilia al volo' ( Santa Cecilia nel senso di 'musica') - così è stata chiamata dalla storica Accademia romana di Santa Cecilia l'iniziativa inaugurata nientemeno che da Pappano, proveniente da Londra, appena sbarcato al Terminal 1 del 'Leonardo da Vinci', che ha suonato BRAHMS e MONTI su un lussuoso pianoforte a coda FAZIOLI ( un importante quotidiano ha titolato: Pappano sulle arie di Brahms; in realtà in quei luoghi aperti di aria ce ne'è fin troppa, Brahms meno!), e che proseguirà nei prossimi mesi facendo sedere davanti a quei pianoforti giovani 'talenti', per volontà e magnanimità della medesima Accademia romana - far scorrere nuovo sangue, più ossigenato, nelle vene degli esangui ed anemici frequentatori di teatri e sale da concerto, in dispersione secondo i reggitori dell'Accademia. Con tale iniziativa ed altre consimili, si vorrebbe 'adescare' nuovo pubblico, andandolo a pescare anche nelle stazioni ferroviarie ed aeroportuali, dove ne passa tantissimo, per deportarlo nei luoghi deputati all'ascolto musicale, con quale lusinga non è chiaro.
Chi viaggia per andare a sentire concerti o a vedere opere, sicuramente non condividerà tale iniziativa, anzi ne sarà infastidito, dal veder bistrattata in tale modo, dagli stessi musicisti professionisti, la loro musa. Chi, invece, viaggia per affari o divertimento, mai e poi mai modificherà il suo piano di viaggio vedendo suonare gente di ogni risma, anche strimpellatori senza vergogna.
E allora? Allora - come abbiamo letto in una delle esilaranti cronache, però plaudenti, dell'iniziativa ceciliana, quegli strumenti serviranno, a chi lo vorrà , a SGRANCHIRSI LE DITA!
Ma uno le dita non potrebbe sgranchirsele in altro luogo e, soprattutto, in ben altro modo?
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