Vent'anni, Filippo Gorini, ha vinto l'altro ieri a Bonn il Concorso pianistico 'Beethoven Telekom mett'; per lui non è che l'ultimo concorso o premio vinto, perchè a vent'anni di premi e importanti piazzamenti in diverse competizioni internazionali, ne ha collezionato parecchi. Un nome nuovo, anche se il cognome - per semplice omonimia - rimanda a Gino Gorini, pianista di razza.
Ora tutti quelli che si riempiono ogni giorno la bocca con l'abusato ' largo ai giovani' o 'aiutiamo i giovani' ora hanno un nome sul quale puntare, perché sostengono tutti che Gorini, Filippo è l'astro nascente del pianoforte, ed è anche italiano.
Il Concertone di fine anno a Roma non si farà. Non ci sono soldi, s'è giustificato Tronca - ed io non devo guadagnarmi consensi. Roma sembra piombata nel più oscuro e penitenziale periodo giubilare, senza che il Giubileo, che nei secoli passati teneva chiusi teatri, annullava feste e mascherate, c'entri qualcosa. Anche Piazza Navona resterà al buio, ci saranno solo giostre e tirassegno; ed anche in questo secondo caso non per effetto della penitenza e neppure della misericordia sventolata da Papa Francesco. Per Piazza Navona ha contato la gara truccata per i possessori dei banchi, il Giubileo anche in questo caso non c'entra.
Ma una possibile soluzione per il 'Concertone' viene dai Verdi dell Capitale: mandiamo in piazza i ragazzi del Conservatorio di santa Cecilia, suoneranno gratis, quindi non costano nulla, e per allestire il palco, autotassiamoci. Che bella trovata! Si capisce che i Verdi non sanno molto di concerti. Far suonare all'aperto quasi di notte, non è una festa, ma un martirio. E poi non si possono sfruttare i giovani - è il caso di ribadirlo, proprio mentre segnaliamo ai responsabili delle nostre istituzioni musicali la bella vittoria di Filippo Gorini - senza dare loro nulla in cambio, neanche in termini di prospettive per il futuro.
Infine, i giovani del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, lasciateli in pace. Tutti li vogliono, ormai fanno concerti quasi ogni giorno e dappertutto, anche in luoghi insani, di fronte a pubblici indifferenti, mentre avrebbero necessità di dedicarsi con tutte le loro forze agli studi musicali.
L'unico che è venuto incontro alle migliaia di studenti dei nostri Conservatori è stato il premier Renzi che ha introdotto nella Legge di stabilità un bonus di 1000 Euro per l'acquisto di uno strumento musicale nel 2016. Non è il paradiso in terra, ma è già qualcosa. E nessuno ci aveva mai pensato prima.
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