ROMA – Passerà alla storia, forse, come il bagarino più attivo della storia. Ha comprato biglietti per 90 concerti o partite in calendario qui in Italia per un totale - sembra – di 15 mila tagliandi. Poi ha provato a rivenderli – via Internet – a un prezzo maggiorato, spesso riuscendoci.
Ma l’uomo è stato individuato dalla Guardia di Finanza e multato –severamente – dal Garante delle Comunicazioni (l’AgCom) che vigila sul fenomeno del bagarinaggio digitale: il secondary ticketing. Pagherà 675.000 euro.
Un triplice danno
E’ dal 2020 che il Garante controlla questa pratica illegale. Una condotta – contraria alla legge 232 del 2016 – che penalizza i giovani fan desiderosi di applaudire un artista o una squadra dal vivo; favorisce l’evasione fiscale; toglie credibilità ai cantanti, gruppi musicali, club sportivi.
Finora, nelle sue 7 decisioni sul bagarinaggio digitale, il Garante ha preso di mira dei siti che permettevano la vendita a prezzi dopati dei tagliandi di ingresso che erano stati rastrellati (a prezzi normali) nei punti vendita fisici o nei siti di acquisto ordinario.
L’assist del Parlamento
Tra marzo e aprile del 2025, il Parlamento ha fatto un assist ai Garanti italiani. Una norma del decreto Bollette, poi convertito in legge, stabilisce che un qualsiasi azienda vedrà il proprio sito oscurato in Italia se non pagherà le multe ricevute.
In queste ore, però, la storia è diversa. Per la prima volta, l’ammenda colpisce un singolo, che si è distinto per la sua diabolica intraprendenza.
Il Garante spiega che l’ammenda, senza precedenti, raggiunge i 675.000 euro in ragione di un “indebito arricchimento” che la persona si è assicurata.
Il regista
I Finanzieri hanno individuato, in verità, un gruppo di persone impegnate nell’attività illegittima, ma alla fine la multa investe il solo regista dell’operazione.
Sotto la sua guida, queste persone hanno dato vita a “costanti e frazionate operazioni di acquisto” che hanno portato a questo “accaparramento massivo” dei biglietti.
La legge prevede sanzioni da un minimo di 5.000 a un massimo di 180.000 euro. Se si arriva a 675.000 è perché il Garante colpisce diverse e distinte iniziative illegali della persona che hanno preso corpo in momenti diversi.
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