sabato 23 agosto 2025

Opera di Roma. Il Fatto Quotidiano rivela che certi, forse troppi, sold out, della stagione estiva a Caracalla (a questo punto bisognerebbe guardare anche le stagioni invernali) sono farlocchi

 Il Fatto Quotidiano rivela che i sold out - così dicono gli intellettuali del ciufolo, noi preferiamo dire i  'tutto esaurito' della stagione estiva a Caracalla, stagione estiva o festival dell'Opera di Roma, sventolati con bandiera vittoriosa dall'Opera di Roma, agli ordini dal generale Giambrone, proveniente dal reggimento palermitano comandato a sua volta da Leoluca Orlando, tutti quei 'tutto esauriti' sono stati per la maggior parte riempiti, per non mostrare le poltrone vuote,  da occupanti che avevano comprato i biglietti messi in vendita a quattro soldi, se non addirittura con inviti gratuiti al personale del teatro, in modalità 'occupaposti'. La cosa non ci rende ovviamente felici, ma ci inquieta, perchè vuol dire che l'Opera di Roma, il suo carrozzone affollatissimo, non ha saputo vendere bene il suo prodotto doppiamente allettante: melodramma e maestose antichità romane, le Terme di Caracalla.

 Che i conti fossero truccati, non sappiamo in che misura nell'ultima stagione( non abbiamo potuto leggere interamente l'articolo /denuncia del Fatto Quotidiano) ma da molto tempo, addirittura da prima della gestione Fuortes, ma compresa quella, lo abbiamo denunciato puntualmente ogni fine stagione, perchè con i semplici conti della serva veniva fuori che i conti non tornavano. A noi risultava dai numeri che, più o meno, ogni sera  1/4 della platea restava invenduta e dunque vistosamente vuota. perciò i proclami di vittoria sia di Fuortes come di Giambrone erano di 'vittorie di Pirro', sconfitte camuffate da vittorie.

 Adesso, in riferimento all'ultima stagione, vista la mal parata, il prode Giambrone che aveva dichiarato ( ma non è il solo in questa ipocrita dichiarazione) di aver ridoto al massimo i biglietti omaggio, i biglietti li svende e li regala anche al personale e famigliari, pur di non vedere quelle file interminabili di sedie, scomodissime e vuote. 

 Fuortes come Giambrone non hanno mai risposto alle nostre richieste di chiarimento sulla percentuale di occupazione dei posti disponibili per i concerti rock e per le rappresentazioni operistiche. Altra opacità.

 Come anche sul fatto che sì il pubblico era aumentato da una stagione all'altra, ma sempre a fronte dell'aumento degli spettacoli. Se fai 10 spettacoli in una stagione e 50 in quella successiva è evidente che il pubblico cresce quattro o cinque volte quello precedente. E se di questi 40 o 50 ben30 sono di rock, le cose non vanno valutate alla stessa maniera.

 Tutti questi sotterfugi e imbrogli si scoprono quando cambia la governance. Il nuovo sovrintendente, prima di compiere anche lui imbrogli simili,  per pararsi il c.. - come si dice negli ambienti colti-denuncia quelli del suo predecessore.

 Questa moda è così radicata che anche  quando non c'è nessun imbroglio da denunciare, lo si fa. Come fece appunto, anche Giambrone, quando da assessore alla cultura e portaborse  veterano del sindaco palermitano, decise di mandare via Cognata, da tutti lodato per la sana amministrazione  del teatro, dal Massimo di Palermo, per insediarvisi lui, per la terza o quarta volta, sponsorizzato da Leoluca Orlando che Cossiga si premurava di completare: Leoluca Orlando Lo Cascio. Che voleva dire l'ex presidente della Repubblica?


P.S.

 Può accadere anche il contrario, come accadde a me nell' unica occasione che ho avuto di guidare una manifestazione musicale, come il Festival delle Nazioni di Città di Castello nel 2004. Quattro farabutti di castellani, cosiddetti notabili, ( con nomi e cognomi ha già tante volte nominato) che non gradivano il successo del festival in quella edizione, il loro festival!!!, a causa della mia libertà decisionale, ordinarono ai responsabili della biglietteria - personale da loro scelto - di non dirmi del positivo andamento della vendita dei biglietti.

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