Leggo sul 'sottopancia' di una tv che trasmette notizie a tutte le ore, che un gruppo di ventenni hanno sfidato la morte, gettandosi ( fingendo di gettarsi) sotto auto di passaggio in corsa. Uno di essi pare sia rimasto ferito gravemente. Ora è ricoverato in ospedale, ma non è in pericolo di vita.
Azzardo un commento a questa drammatica notizia. Che drammatica non è principalmente per l'esito negativo per uno di essi, ma per il semplice fatto che quei ventenni deficienti abbiano voluto fare quel gioco per divertimento.
E mi viene da pensare dimenticando che sono giovani e che avrebbero una vita davanti da sprecare meglio, che forse se un corteo di macchine avesse fatto fuori tutti sulla faccia della terra avremmo avuto un gruppo di deficienti conclamati in meno. Son pochi, certo, ma è un primo passo.
Una notte d’estate sul lago di Garda si è trasformata in un dramma sfiorato. A Gardone Riviera, lungo la Gardesana, un gruppo di ragazzi poco più che ventenni ha improvvisato una sfida estrema che prevedeva di fingere di lanciarsi sotto le auto in transito. Un gioco pericoloso, che poco dopo le 2.30 è degenerato in un grave incidente. Secondo le ricostruzioni, la comitiva si trovava all’altezza dell’hotel Monte Baldo quando, durante la messa in scena, un giovane irlandese del 1998 ha perso l’equilibrio ed è stato travolto da un veicolo in arrivo. L’impatto, inevitabile, gli ha causato ferite serie.
Il ragazzo non risulta in pericolo di vita
Immediato l’intervento dei soccorsi: sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e un’eliambulanza che ha trasportato il ragazzo agli Spedali Civili di Brescia. Le sue condizioni sono gravi, ma al momento non risulta in pericolo di vita. L’episodio ha destato forte preoccupazione tra i residenti e i turisti, che hanno assistito a momenti di panico sulla Gardesana, una delle strade più trafficate del Garda. Le forze dell’ordine stanno ora ricostruendo l’accaduto per capire le dinamiche precise della sfida improvvisata e valutare eventuali responsabilità. Il caso si inserisce in un fenomeno più ampio di giochi e “prove di coraggio” messi in scena da giovani, spesso ripresi con smartphone e condivisi sui social. Sfide che possono sembrare goliardiche, ma che nascondono rischi enormi, come dimostra quanto accaduto a Gardone Riviera.
Purtroppo, dalla rete apprendo ancora che quei deficienti si sono ispirati ad illustri esempi precedenti. In passato è già accaduto in altre zone d'Italia che altri giovani si cimentassero in questo gioco, non avendo nulla di meglio da fare.
Non c'è nulla che insegni a chi dovrebbe occuparsene questo comportamento?
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